Uno studio condotto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) e pubblicato di recente sulla rivista scientifica Parasites & Vectors conferma la persistenza nell’Italia nord-orientale di un focolaio a bassa prevalenza di Echinococcus multilocularis nelle volpi rosse. Per la prevenzione di questo parassita zoonosico, caratterizzato da un ciclo di vita prevalentemente silvestre, il monitoraggio della situazione epidemiologica e della sua evoluzione si conferma essere la strategia di difesa più efficace.
I risultati del monitoraggio confermano la presenza costante negli anni di E. multilocularis nelle volpi rosse dell’Italia nord-orientale, con un trend in crescita sia a livello generale, sia nelle singole ecoregioni individuate, suggerendo un reale adattamento ecologico del parassita nel tempo. Il monitoraggio ha tuttavia evidenziato come su larga scala la prevalenza di E. multilocularis nei territori italiani sia più irregolare e molto inferiore a quella delle aree endemiche presenti in Europa, che possono raggiungere livelli anche molto elevati, come il 28,5% in Danimarca e il 25,6% in Polonia.