Un istituto di nutraceutica studierà le qualità benefiche di alimenti e ingredienti. Alleanza tra il centro ricerche Aptuit e Total Quality Food Hembarsky: «Offriremo servizi mirati alle imprese alimentari»
Nasce a Verona il polo italiano della nutraceutica, la scienza che studia le qualità e funzioni benefiche di alimenti, cibi e ingredienti. La nuova realtà scientifica è il frutto dell´allenaza tra l´azienda di consulenza scaligera Total Quality Food (Tqf) e il centro di ricerche Aptuit. La partnership e il progetto verranno presentati il prossimo 4 ottobre qui a Verona, in una città dove il settore agroalimentare è uno dei più importanti del sistema economico-produttivo.
«Sono molto contento della partnership con Total Quality Food», spiega Mark Hembarsky, vicepresidente e direttore del centro Aptuit di Verona, «ma anche del fatto che i servizi scientifici di Aptuit saranno disponibili anche alle aziende interessate a cogliere le nuove opportunità offerte dal settore nutraceutico. Ci fa piacere essere di supporto ai nostri clienti nello sviluppo dei loro nuovi prodotti attraverso la ricerca scientifica innovativa, che può contribuire al benessere e al miglioramento della salute dei consumatori».
La domanda di alimenti con funzioni benefiche sulla salute è in costante aumento, sottolineano i vertici di Aptuit e Total Quality Food in unanota. È la tendenza emersa in diversi studi statistici (Dow Jones 2011, Freedonia 2011, Bcc Research 2011) relativi al mercato della nutraceutica. Un neologismo, nato dall´unione di nutrizione e farmaceutica, che indica lo studio di alimenti, ingredienti, integratori o sostanze alimentari che hanno funzioni benefiche sulla salute, ad esempio alimenti contenenti sostanze (steroli) in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, o bevande ricche in minerali e vitamine funzionali.
Le tre ricerche concordano nel prevedere, di pari passo con la sempre maggiore attenzione alla salute e al benessere da parte dei consumatori, una forte crescita della richiesta di nutraceutici, in particolare quelli i cui benefici sono confermati clinicamente.
Il mercato mondiale di questo settore nel 2011 è stato stimato attorno ai 150 miliardi di dollari, in crescita annua del 6,5%, e si prevede possa arriverà ai 200 miliardi di dollari nel 2016. Tuttavia la registrazione di un nuovo ingrediente o di una nuova indicazione è una procedura rigorosa, che deve essere supportata da chiari e inoppugnabili dati scientifici: finora la Commissione europea ha scartato quasi 1600 indicazioni salutistiche perché ritenute prive di basi scientifiche.
«La collaborazione tra Tqf ed Aptuit», sottolineano i vertici delle due aziende, «mira proprio a fornire alle imprese alimentari tutti gli strumenti necessari per la realizzazione di nuovi prodotti e claim nutrizionali e salutistici inattaccabili dal punto di vista scientifico e legale, attraverso quattro servizi principali». Si va dalle ricerche di mercato ed audit preliminari nelle imprese, per lo studio o il lancio dei nuovi alimenti e dei relativi claim, all´ideazione e formulazione di nuovi ingredienti o alimenti con determinate caratteristiche qualitative innovative e/o differenzianti rispetto a prodotti analoghi. Il terzo servizio è quello della progettazione e realizzazione di studi clinici e preclinici mirati alla validazione di claim funzionali / salutistici. Infine verrà offerta la redazione di dossier tecnici da sottoporre alle autorità internazionali per ottenere l´approvazione di tali claim nell´Unione Europea e nei principali paesi extra-europei.
Il progetto sarà presentato giovedì 4 ottobre alle 12 alla sede della Confindustria Verona in piazza Cittadella 1, alla presenza del vicepresidente degli industriali scaligeri, Michele Bauli. Per Tqf parteciperanno l´amministratore unico Giuseppe Patat e la responsabile dell´unità scientifica Silvia Romagnoli, per Aptuit Verona ci saranno il vicepresidente e direttore di sede Mark Hembarsky ed il coordinatore scientifico Paolo Rossato.
L’Arena – 26 settembre 2012