Guglielmo Pepe. L a sanità è una sanguisuga. E anche una specie di bancomat. Dei 112 miliardi di euro stanziati tanti se ne vanno in sprechi, corruzione, inefficienza. Ecco perché funziona da sportello bancario: ci sono tesoretti ai quali attingere. Ma questa “operazione” richiede tempo e volontà politica. Adesso le Regioni insorgono contro la Legge di stabilità perché si dichiarano al collasso economico.
Invece secondo Renzi c’è ancora da tagliare. Non ha torto: i costi amministrativi locali sono alti e gli sprechi sanitari una voragine. Però tra ministro e presidenti regionali è stato siglato un “Patto per la salute” sugli stanziamenti al Ssn da qui al 2016. E Lorenzin si è impegnata a non farlo toccare. Ora che dice? Il rischio è che il Patto salti e che le Regioni più virtuose si ribellino. Perché meno soldi, meno servizi. Parafrasando, non si può avere una Sanità ubriaca e, al tempo stesso, piena
Repubblica – 21 ottobre 2014