Arss addio. Ieri sul Bur, il Bollettino ufficiale della Regione Veneto, è stata pubblicata la delibera con cui la giunta di Luca Zaia approva il bilancio di liquidazione dell’Agenzia regionale socio sanitaria del Veneto e prende atto della cessazione delle attività istituzionali della stessa Agenzia. È, di fatto, la chiusura definitiva di questo ente.
Che è pure il primo, tra i tanti programmati, a cessare definitivamente l’attività. Oltre alle competenze (tra le quali l’accreditamento) e al personale, anche i beni dell’Arss (compresi gli arredi d’ufficio ma anche il patrimonio librario) sono passati alla Regione Veneto, specificatamente alla Segreteria regionale per la sanità, che oggi si chiama Area sanità e sociale. Quanto ai conti, il commissario liquidatore Domenico Mantoan ha accertato una liquidità iscritta a bilancio di liquidazione di 6.454.715,73 euro, soldi che ora saranno trasferiti alla Regione del Veneto. Per quanto riguarda il personale, da rilevare che ci sono state due vertenze di cui una si è conclusa con una conciliazione giudiziale: un dirigente dell’Arss aveva presentato ricorso per mobbing chiedendo un risarcimento di 280mila euro, l’accordo è stato raggiunto su 80 mila euro lordi più 20mila erogati dai Lloyd’s più le spese legali per oltre 21mila euro e la possibilità di un nuovo contratto quinquennale con l’Azienda ospedaliera di Padova, (al. va.)
Gazzettino – 5 dicembre 2015