Il disavanzo 2013 delle Regioni, grazie ai risultati positivi di gestione realizzati da alcune aziende di ogni singola Regione si assesta a -909,871 milioni. Le Regioni hanno quindi migliorato i loro conti per circa 726,825 milioni rispetto ai risultati del tavolo di monitoraggio che non tengono conto di queste somme.
E’ quanto emerge dai dati appena pubblicati dall’Agenas e riferiti al IV trimestre 2013, al netto delle risorse aggiuntive da bilancio regionale a titolo di copertura Lea che spiega anche la differenza con i conti del tavolo – confermando quindi il disavanzo complessivo al netto delle manovre e dei miglioramenti locali di singole aziende – proprio in base al fatto che secondo il Dlgs 118/2011 (quello sui bilanci omogenei delle Regioni) l’eventuale risultato positivo di esercizio dei singoli enti è portato a ripiano delle eventuali perdite di esercizi precedenti. E, spiega ancora l’Agenas, l’eventuale eccedenza è accantonata come riserva o resa disponibile per il ripiano delle perdite del Servizio sanitario regionale.
Secondo i dati Agenas, a “recuperare” di più rispetto ai risultati del tavolo di monitoraggio sono l’Abruzzo che passa da un valore positivo di circa 340mila euro a oltre 36 milioni e il Veneto che migliora di quasi 18 milioni il risultato del tavolo raggiungendo un attivo di oltre 25 milioni.
Migliora anche di 34 milioni circa Trento, che rimane tuttavia in disvanzo per oltre 184 milioni mentre il “peggioramento” maggiore è quello di Bolzano che perde altri 34 milioni raggiungendo un disvanzo di oltre 218 milioni.
Dal punto di vista delle Regioni in avanzo e disavanzo non ci sono modifiche rispetto ai risultati emersi dal tavolo di monitoraggio tranne che su milgioramenti e peggioramenti dei conti considerando i risultati Agenas.
Sono in attivo quindi Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania e Sicilia, mentre tra le altre, tutte in disavanzo, il risultato peggiore resta quello del Lazio seguito dalla Sardegna.
I risultati secondo Agenas, tavolo di monitoraggio e le relative differenze
Il Sole sanità – 7 maggio 2014