Incentivi per l’agricoltura ed in particolare per il settore lattiero caseario, suinicolo e dei cereali sono previsti nel decreto Enti locali approvato definitivamente dal Senato per il quale manca soltanto della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il decreto contiene interessanti misure per l’agricoltura, come ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, che hanno lo scopo di intervenire contro la crisi del settore del latte e del grano.
Tra le misure previste, c’è l’attivazione della programmazione produttiva volontaria dell’offerta per il settore lattiero con un finanziamento di 10 milioni di euro in base alla normativa europea. Inoltre, al fine di favorire la distribuzione gratuita del latte, viene confermato lo stanziamento di 10 milioni di euro per il fondo nazionale indigenti di cui all’articolo 58, comma 1, del Dl 22 giugno 2012, numero 83, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, numero 134. Il fondo viene rifinanziato di 6 milioni per l’anno 2016 e di 4 milioni per l’anno 2017.
Il provvedimento interviene poi a favore degli allevatori modificando il comma 214 dell’articolo 1 della legge 190/2014 e prevedendo una supermoratoria dei debiti, che coinvolge anche il settore suinicolo. In particolare, è prevista la concessione di un contributo destinato alla copertura dei costi sostenuti dagli allevatori per interessi sui mutui bancari negli anni 2015 e 2016. Tale intervento sarà realizzato attraverso l’allargamento delle finalità del fondo latte. Lo scopo dell’intervento è quello di superare l’emergenza e favorire la ripresa economica delle imprese operanti nei settori suinicolo e della produzione del latte bovino.
Viene poi previsto lo stanziamento di un ulteriore fondo di 10 milioni di euro (3 milioni per l’anno 2016, 7 milioni per l’anno 2017) con lo scopo di superare l’emergenza del mercato del frumento favorendo la qualità e la competitività della produzioni. Tra gli interventi sono previsti il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, alla ricerca, al trasferimento tecnologico e agli interventi sulle infrastrutture.
Infine, viene prevista la riduzione dei prelievi previsti per lo sforamento delle quote latte dell’ultima campagna 2014 /2015. Come noto, il regime delle “quote latte” era nato per controllare la quantità di latte prodotto all’interno dell’Ue al fine di stabilizzarne il prezzo. Per far questo, ogni produttore doveva rispettare certi quantitativi di produzione pena il pagamento di una “tassa” chiamata prelievo supplementare. Con il decreto enti locali vengono corretti i criteri di determinazione della predetta tassa prevedendo che il pagamento dell’importo supplementare da parte degli allevatori sia pari a quella dovuta all’Unione europea maggiorata del 5%. I produttori di latte che hanno aderito alla rateizzazione nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2016 riceveranno dall’Agea la restituzione di quanto versato in eccesso. L’articolo 23 prevede, inoltre, il termine del 1° ottobre 2016 per i produttori di latte che non hanno aderito alla rateizzazione del prelievo (multe quote latte) per il pagamento di quanto dovuto nei nuovi minori importi.
Gian Paolo Tosoni – Il Sole 24 Ore – 5 agosto 2016