“Il taglio di 13 milioni di euro che la Giunta Zaia ha imposto ai fondi destinati all’agroalimentare, soprattutto al settore vitivinicolo e a quelli in evidente difficoltà come il cerealicolo, il lattiero-caseario e quello della carne, è una decisione che non condivido e ritengo azzoppi l’intero comparto”.
A dirlo la consigliera regionale Cristina Guarda, dopo il parere dato dalla commissione Agricoltura alla delibera attuativa del Programma degli interventi di promozione economica per le aziende agricole.
“Si tratta di risorse che sono state spostate nel fondo sperimentale FEI, per la garanzia dei mutui bancari. In questo modo indurranno quelle realtà che sono già economicamente fragili ad indebitarsi. Era invece necessario destinare direttamente i contributi alle aziende venete che necessitano di sostegni in questa fase critica, così da ridurre anche l’impatto sui bilanci aziendali e cooperativi di un investimento pluriennale che senza un cofinanziamento verrebbe ammortizzato in tempi decisamente più lunghi”.
“Dannoso, inoltre, il dimezzamento del valore massimo di investimento consentito per questa misura e, inoltre, ribadisco che proprio in questa fase che prospetta un abbattimento importante dei fondi europei per il prossimo PSR, ritengo sia azzardato e inopportuno spostare 13 milioni di euro (quasi la metà della scorsa misura 4.2.1.) per la sperimentazione di questo strumento finanziario.”
Secondo l’esponente vicentina “se nel complesso il provvedimento contiene interventi potenzialmente positivi (bene la misura di investimento per le aziende agricole rivolto al risparmio idrico), la forte riduzione dei soldi a disposizione per la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo dei prodotti agricoli nelle aziende agroindustriali è un danno pesante – conclude Guarda – che va in ogni caso tamponato urgentemente. A partire dal ricorso ai fondi europei Ocm (Organizzazioni comuni di mercato)”.