“In Veneto il boom del dopoguerra è partito dalle nostre campagne, e oggi la ripresa partirà nuovamente dai campi”. E’ quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, commentando il report sull’andamento del settore agroalimentare presentato da Veneto Agricoltura.
“L’agricoltura e l’agroindustria veneta nel 2013 si sono difese bene dalla crisi – sottolinea Ruffato – E’ l’unico settore che ha tenuto, come dimostra il più 4 per cento della produzione agricola che ha registrato un incremento di 5,5 miliardi di euro di valore economico, grazie alle buone performances di mais, soia e vino”. Per il presidente del Consiglio regionale il buon andamento del settore primario in Veneto va attribuito anche al lavoro di semplificazione e sostegno attuato dal legislatore regionale. Sono numerosi i provvedimenti legislativi approvati nell’ultimo anno dal Consiglio veneto e destinati a innovare e sostenere l’attività degli operatori e degli imprenditori agricoli, ricorda Ruffato: la nuova legge sull’agriturismo e ittiturismo, quella che incentiva le fattorie sociali, oltre alla legge sulla riassicurazione al credito, che fa del Veneto – precisa Ruffato – la prima Regione in Italia ad aver equiparato le imprese agricole con quella degli altri settori produttivi nell’accesso al sistema assicurativo e bancario. Altri sono al vaglio dell’assemblea legislativa, come la proposta di legge che istituisce la ‘banca della terra’ con l’obiettivo di restituire ai giovani agricoltori e alle loro imprese appezzamenti incolti e abbandonati da mettere a frutto, a cominciare dai 15 mila ettari di proprietà di enti pubblici. Ma l’intervento più consistente è rappresentato dal Piano di sviluppo rurale che stanzia un miliardo e 184 milioni per il settore primario nei prossimi sei anni. “Entro il 10 luglio il Consiglio regionale – assicura Ruffato – licenzierà il Piano di sviluppo rurale, che impegnerà risorse comunitarie, statali e regionali per progetti e azioni innovative a favore del settore primario. Si tratta del programma finanziario più corposo tra i fondi strutturali a disposizione del Veneto che, se ben gestito, potrà assicurare risorse preziose per l’ammodernamento e la competitività di un comparto che si sta dimostrando trainante per l’intera economia regionale”.