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Al Gemelli una app monitora le reazioni avverse al vaccino. Iniziativa per il personale

Il Sole 24 Ore. La tecnologia per monitorare le reazioni avverse al vaccino. È l’obiettivo di «Generator App Vaccinale», una app per smartphone co-sviluppata dalla Fondazione Policlinico Gemelli, a partire dalla piattaforma Healthentia, in collaborazione con un partner tecnologico esterno, la company belga Innovation Sprint Srl. Le istruzioni per scaricare l’app vengono inviate per email a tutto il personale, in concomitanza con la somministrazione della prima dose di vaccino. Dopo aver scaricato la app sullo smartphone e aver effettuato la registrazione, si procede con la raccolta degli eventuali sintomi comparsi dopo la vaccinazione, attraverso un agile questionario a domande chiuse e aperte. Il sistema, a marchio Ce e certificato come Medical Device di classe I secondo la normativa europea di riferimento, integra i più robusti criteri di rispetto della privacy e di qualità di gestione della sicurezza delle informazioni secondo lo standard ISO/IEC 27001.

«Questo servizio – commenta il professor Vincenzo Valentini, Direttore del Gemelli Art (Advanced Radiation Therapy) e vicedirettore scientifico della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs a Roma, con delega Big Data – trova la sua utilità diretta nel monitoraggio dei possibili eventi avversi come astenia, cefalea, dolori muscolari e articolari, febbre, brividi, nausea, tramite una serie di dati biometrici».

«Generator App Vaccinale – aggiunge Andrea Cambieri, Direttore sanitario del Policlinico Gemelli – è una modalità innovativa per tutelare la salute dei nostri collaboratori vaccinati contro il COVID-19. Faciliterà la corretta adozione di misure di tutela, monitoraggio e prevenzione da parte della persona stessa». Ma non solo. «L’utilizzo dell’app, grazie alla raccolta di dati real world, elaborati tramite algoritmi di intelligenza artificiale – prosegue il professor Valentini – se adottata su scala regionale o nazionale, potrebbe contribuire a finalità di salute pubblica attraverso una migliore definizione della reale prevalenza di reazioni avverse o sintomi post-vaccinali, da condividere con i referenti delle attività di farmacovigilanza. Fornirà inoltre risultati che, aggregati in forma anonima, potranno essere analizzati dai ricercatori che accederanno al Data Mart Covid del Centro Gemelli Generator, a disposizione di tutti i ricercatori che lo utilizzeranno».

«Lo sviluppo di questa soluzione – spiega infine il professor Giovanni Scambia, Direttore Scientifico del Policlinico Gemelli – è un esempio concreto di come sia possibile coniugare la ricerca alla prevenzione, rappresentando un ambito strategico su cui nel prossimo futuro continueremo a puntare molto in quanto Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico».

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