In ospedale. La denuncia riguarda i problemi del personale che si ritrova senza difese nei turni più a rischio Per gestire i posti auto acquistate apparecchiature mai utilizzate Furti nei reparti e aggressioni nei parcheggi. Protesta dell’Ugl
Aggressioni. Furti. Parcheggiatori abusivi. I dipendenti delle Molinette sono preoccupati. «E’ ora di fare qualcosa per la sicurezza. La gente parla nei corridoi, ma nessuno ha il coraggio di sollevare il problema in modo ufficiale. La situazione deve cambiare» s’infuria Lucrezia Zurzolo, segretaria provinciale dell’Ugl-Sanità. Soltanto nell’ultima settimana, un’infermiera è finita al pronto soccorso con una clavicola rotta, un reparto operatorio è stato preso di mira dai ladri e lo stesso è avvenuto con lo studio di un dirigente medico. La dipendente è stata aggredita in pieno pomeriggio nel parcheggio pluripiano: una spinta per farla cadere dalle scale e portarle via il cellulare.
Lunedì mattina, poi, medici e infermieri di un reparto di chirurgia hanno scoperto il furto di 29 fiale di morfina (custodite in cassaforte) e di una borsetta lasciata negli spogliatoi. «Ma questa è soltanto la punta dell’iceberg – aggiunge la sindacalista -. La situazione è peggiorata nel tempo. Basti pensare ai turni di notte. Fino a qualche anno fa, il personale girava tranquillo nell’ospedale. Non è più così. C’è da aver paura. Può accadere di incontrare brutti ceffi. Per un uomo, la situazione è brutta, ma per una donna è anche peggio». Ci sono da percorrere chilometri per attraversare le Molinette da una parte all’altra. L’azienda ha qualche sorvegliante, ma la notte ne sono previsti al massimo due per turno. E basta l’emergenza di un malato esagitato a bloccarli anche per ore. Di giorno, poi, ci sono zone dove campeggiano personaggi che in ospedale non avrebbero motivo di entrare. Basta andare sul terrazzino che si affaccia su corso Dogliotti per incontrare gruppi di nomadi, occupati a tenere sotto controllo i propri compari in cerca di elemosine nei parcheggi.
Già, i parcheggi, altra nota dolente. I posti dentro le mura delle Molinette sono al massimo 400, i dipendenti almeno dieci volte tanto. A dirigere il traffico ci sono 39 dipendenti delle Molinette, che distribuiscono «pass» di vari colori a seconda della zona di collocazione dei parcheggi. «I furbi prendo il primo permesso che capita e vanno a mettere l’auto dove vogliono» aggiunge Zurzolo. Tutto questo, nonostante da un anno sia pronto un sistema automatizzato, costato svariate centinaia di migliaia di euro. E mai utilizzato.
«Bisogna affrontare questi problemi, prima che accada il peggio – dice ancora la sindacalista -. Certo, non è possibile piantonare i reparti e neppure dare un posto auto a ciascuno sotto la finestra dell’ufficio. Ma ci sarà pure una via di mezzo. Anche soltanto garantire il passaggio di qualche sorvegliante la notte potrebbe essere un inizio, come anche far funzionare macchinari pagati fior di quattrini pubblici».
La Stampa – 7 settembre 2012