«Mi è capitato di incrociare l’ambulanza con lampeggianti a sirene spiegate. Ho accostato. Passata, ho visto che era un’ambulanza veterinaria. E’ un eccesso di zelo? Ha la precedenza? Devo fermarmi?». E’ la domanda che hanno posto, in questi giorni, diversi lettori del Messaggero Veneto. Diamo subito la risposta: sì, come l’ambulanza del 118 che, come noto, è ben altra cosa, la prima soccorre gli animali, la seconda gli esseri umani. La questione, regolata dalla legge, rischia di dare fiato all’eterno dibattito tra animalisti e no (o semplicemente indifferenti), ma anche a confusione: «Ma fino a poco tempo fa non c’erano emergenza animali, visto che l’ambulanza non c’era? Come mai oggi tali richieste di intervento sono moltiplicate, giorno e notte?», è la seconda domanda di alcuni lettori. La risposta: fino a poco tempo fa il servizio non c’era.
Chiarita la cornice della tematica, un rischio, sottolineato da un altro lettore: «Non è che poi scambiamo l’ambulanza animale per quella umana e, quando davvero necessario, gli automobilisti non danno più la precedenza? L’altra sera a Cordenons era tutta una sirena, sono uscito ed era l’ambulanza veterinaria che girava ripetutamente a sirene spiegate».
Reinterpretato in parole povere, c’è chi teme che “fischiando” (con la sirena) al lupo al lupo, quando il lupo arriva davvero nessuno ci faccia caso. Fatto salvo che la legge impone la precedenza (con alcune limitazioni), è pure una questione di sensibilità.
Pordenone scopre una cosa nuova, l’ambulanza veterinaria appunto, prima città in regione ad attivarla, dallo scorso ottobre, grazie a un’associazione di volontari, “Mi fido di te” che, tra poco tempo, bisserà il progetto anche in provincia di Udine.
La gente si divide sull’opportunità che gli animali siano “equiparati” agli esseri umani: «Ci hanno sputato mentre soccorrevamo un gatto», raccontano i volontari. Dal 27 dicembre 2012 è entrata in vigore la modifica al Codice della strada che prevede, per chi investe un cane o un gatto o altri animali, l’obbligo di fermarsi.
Con lo stesso provvedimento è stato regolato l’uso di «dispositivi acustici e luminosi» delle ambulanze veterinarie, ovvero sirene e lampeggianti, in caso di «trauma grave, ferite aperte, emorragie, alterazioni o convulsioni». In caso di contestazioni, scatta la multa da 389 a 1.559 euro all’intestatario dell’ambulanza.
«Al momento della richiesta di intervento – spiega il presidente e fondatore dell’associazione Nicola D’Agostino – il veterinario valuta e attesta l’urgenza dell’intervento. L’utilizzo dei dispositivi di emergenza, dunque, vengono decisi a priori e l’ambulanza rispetta le caratteristiche tecniche previste dalla legge; gli operatori hanno frequentato dei corsi di formazione e non effettuano servizio di dog taxi».
L’ambulanza veterinaria, «con le stesse modalità del 118» interviene gratuitamente a domicilio, in tutta la provincia, mentre la tariffa del veterinario è a carico del richiedente. Il servizio è disponibile tutte le sere dalle 18 alle 06 del mattino successivo; nel weekend il servizio è attivo dalle 18 del venerdì alle 06 del lunedì successivo.
Il Messaggero Veneto – 23 giugno2014