Molti gli elementi innovativi, come il divieto di «macellazione casalinga». Regole rigide per i circhi
La bozza del nuovo Regolamento per la tutela e il benessere degli animali è un documento corposo che si articola in dodici capitoli e 76 articoli. Entro metà dicembre sarà sul tavolo della Consulta degli animali e delle nove zone. Poi la discussione in Consiglio comunale, al quale compete l’approvazione. Molti i capitoli innovativi . Uno riguarda i circhi che usano animali. Il Comune non può vietarne l’attendamento, finché una legge nazionale che li tutela. Ma può rendere loro la vita più difficile. Ed ecco, per esempio, l’introduzione di misure come l’obbligo di maxi gabbie da 250 metri quadrati in presenza di tre struzzi: persino piazzale Cuoco sarà insufficiente ad ospitare tenda e attori. Farà discutere il divieto di macellazione casalinga. Chi ha questa necessità per ragioni culturali, spiega il garante Valerio Pocar, dovrà recarsi al macello comunale. Porte aperte ai pet in ogni giardino della città. Banditi invece ‘botti’ di fine anno, petardi, razzi, mortaretti, fochi d’artificio, articoli pirotecnici “ad eccezione di quelli che generano solo effetti luminosi e non sonori”. Ancora, capitolo sperimentazione. In attesa che la legge nazionale vieti l’allevamento e l’uso di animali a questo fine, il Regolamento impegna il Comune a non dare nuove autorizzazioni ad istituti di ricerca che facciano richiesta.
Si prevede, poi, nelle case di riposo comunali la creazione di stanze ad hoc per l’anziano che voglia tenere il proprio animale e luoghi di visita accessibili ai pet. Il Regolamento colma una lacuna: dà contenuto e funzioni al ruolo del garante, che fino ad oggi era equiparabile a un titolo onorifico. Potrà, per esempio, accedere a tutti gli atti amministrativi, attinenti anche al verde e alle ristrutturazioni, per evitare che si ripeta l’allontanamento di nidi di rondoni dalla torre del Castello Sforzesco com’è avvenuto. E promuovere indagini di polizia e iniziative di sensibilizzazione ed educazione della popolazione al mondo animale. Saranno introdotti obblighi più stringenti per i proprietari che devono garantire vaccinazioni e cure ai propri animali. È maltrattamento tenerli in spazi non adeguati e anche troppo umidi o troppo assolati in relazione alle caratteristiche etologiche di ogni specie. Guai a tacere gli avvelenamenti. La denuncia è d’obbligo. Come vietato è l’uso della catena per i cani.
Chi vorrà cedere cane o gatto al canile dovrà versare un contributo per il suo mantenimento e per le spese sanitarie. E, per contrastare il fenomeno degli ‘accumulatori’, si introduce l’obbligo di segnalare all’Ufficio animali la detenzione di più di 5 animali (ad eccezion di pesci e invertebrati) nell’abitazione dove si vive. Volete fare pet therapy con i vostri pet? Occorre essere abilitati e autorizzati dall’ufficio animali . “L’auspicio è che sempre più milanesi anche se non sono interessati ad avere un loro animale dice il garante Pocar – capiscano l’importanza del ruolo degli animali per chi li ha”. Il capitolo XI dedica un articolo ad ogni specie animale, dagli esotici agli equidi dai crostacei ai piccioni. Tutele per tutti. Prevede percorsi di recupero e riabilitazione per gli animali feriti e spiana la strada all’ingresso di pasti vegetariani e vegan nelle mense comunali.
Paola D’Amico – 30 ottobre 2012 – Corriere.it