L’anticorruzione che da oggi affronta la volata finale alla Camera. Il giro di vite sulla diffamazione a mezzo stampa, sulla quale da questo pomeriggio in aula al Senato si tenterà un’ultima mediazione anti-bavaglio per giornalisti ed editori.
Il decretone sanitario che da domani a palazzo Madama farà collezionare la fiducia n. 41 in meno di un anno al Governo dei professori. E poi il decreto sui costi della politica locale e, soprattutto, la legge di stabilità che comincia ad affrontare le curve pericolose degli emendamenti in commissione Bilancio a Montecitorio.
Non si farà mancare niente il Parlamento in questi giorni: solo tre giornate di lavoro, da oggi a mercoledì, ma tutte di fuoco. Anche perché di mezzo c’è un’altra grana politica da cercare di risolvere: la nuova legge elettorale, su cui continua la melina e il tira e molla tra i partiti. Con la possibilità sempre più concreta che, data la ristrettezza dei tempi di qui allo scioglimento della Legislatura (e dunque dello stop all’attività parlamentare), andremo a votare col porcellum di calderoliana (da Roberto Calderoli, leghista doc) memoria. Il provvedimento intanto è anche in questi giorni nel calendario dei lavori della commissione Affari costituzionali del Senato, con la vaga speranza di spedirlo all’assemblea la prossima settimana o quella seguente.
Il primo appuntamento è intanto dal primo pomeriggio di oggi in aula a Montecitorio, dove la legge anticorruzione approderà nel testo inviato dalle commissioni Affari costituzionali e Giustizia, identico a quello licenziato dal Senato. La previsione è di un via libero definitivo, anche se a questo punto si attende una ulteriore stretta da parte del Governo. Sempre alla Camera spicca poi su tutto la legge di stabilità, sulla quale si entra nella fase calda: dopo gli stop delle commissioni per i pareri di competenza, in commissione Bilancio scadono mercoledì i tempi per la presentazione degli emendamenti, dopo di che cominceranno le votazioni in vista della trasmissione del testo all’aula per il 12 novembre.
Calendario denso anche al Senato. In aula da oggi tocca alla legge “salva Sallusti” sulla diffamazione a mezzo stampa, sulla quale la settimana scorsa c’è stato un ribaltone dopo l’intesa che sembrava raggiunta. Da domani tocca invece al Dl sanitario 158 (scade il 12 novembre), atteso al voto finale con annessa fiducia. In pista (in commissione) anche il decreto bis sullo sviluppo e sempre in commissione (Giustizia), in sede deliberante, la riforma della disciplina del condominio.
Ilsole24ore.com – 29 ottobre 2012