«Un credito d’imposta pari per ogni mensilità a 300 euro per ogni nuovo lavoratore assunto» al Sud a tempo indeterminato nei prossimi 12 mesi
Lo prevede la bozza del decreto Sviluppo all’esame del preconsiglio dei ministri. Il testo, che sarà varato domattina dal consiglio dei ministri, prevede all’articolo 1 «Credito d’imposta per il lavoro nel Mezzogiorno», e specifica che si tratta di una misura «in funzione e in attesa di una sistematica definizione europea della fiscalità di vantaggio per il Sud che deve e può essere la più ampia possibile».
Piano casa con un premio in volume fino al 20%
La bozza del dl sviluppo prevede anche un “premio” fino al 20% in più del volume per le case che saranno riqualificate, con un occhio alla riqualificazione energetica. Il nuovo Piano casa prevede invece ampliamenti fino al 10% «della superficie coperta per gli edifici adibiti ad uso diverso» da quello residenziale. Il Piano casa, come annunciato, supera l’ostacolo delle Regioni: «Decorso il termine di 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto», infatti si legge, «sono immediatamente applicabili alle Regioni che non hanno provveduto all’approvazione delle specifiche leggi regionali». Il rilancio del Piano ha lo scopo di «promuovere e agevolare la riqualificazione di aree urbane degradate, tenuto conto della necessità di favorire lo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili».
Le Regioni hanno 60 giorni di tempo per approvare proprie leggi che prevedano «anche con interventi di demolizione e ricostruzione: il riconoscimento di una volumetria aggiuntiva come misura premiale; la delocalizzazione delle volumetrie in area o aree diverse; l’ammissibilità di modifiche di destinazione d’uso, purché siano tra loro compatibili o complementari; le modifiche della sagoma necessarie per l’armonizzazione architettonica con gli organismi edilizi esistenti».
Scuola: arriva piano assunzioni triennale
La bozza del dl Sviluppo prevede poi un Piano triennale per le assunzioni di personale docente e ausiliario nella scuola, a partire dall’anno scolastico in corso. Ieri i sindacati hanno quantificato in 65mila i posti da rendere stabili nella scuola. Ma il provvedimento demanda la definizione dei dettagli a un decreto interministeriale (Tesoro, Istruzione, Pubblica amministrazione) «sulla base dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno», nel periodo considerato (2011-2013). La manovra é subordinata – e su questo il testo insiste due volte – alla compatibilità con la stabilità dei conti pubblici.
Sì al bonus ricerca
Tra le novità contenure nel dl anche il bonus ricerca su due anni, 2011 e 2012, integralmente deducibile e utilizzabile in compensazione. Il credito d’imposta per la ricerca ha l’obiettivo di «agevolare gli investimenti delle imprese in ricerca e sviluppo sulla base di contratti stipulati con Università o centri e strutture di ricerca». Il bonus spetta per gli investimenti realizzati a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2010 e fino alla chiusura del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012. La misura è fissata nel «40% della spesa incrementale d’investimento se lo stesso è commissionato a Università, enti pubblici di ricerca, centri di ricerca, ovvero nella misura del 20% della spesa incrementale d’investimento se lo stesso è effettuato direttamente dalle imprese nell’ambito delle ricerche commissionate a tali soggetti». Il bonus ricerca, si legge ancora nella bozza, è fruibile in tre quote uguali a decorrere da ciascuno.