
Assemblea Onu. Trump: «La Cina ha infettato il mondo» Xi: «Nessuna guerra». Da un sondaggio emerge che negli Stati Uniti il 73% nutre sentimenti anti cinesi
Il Sole 24 Ore. «La Cina ha infettato il mondo. Le Nazioni Unite a 75 anni dalla fondazione si trovano davanti a una lotta globale contro il “virus cinese”». Donald Trump nel suo quarto discorso all’Assemblea Generale dall’inizio della presidenza non ha cambiato i toni, come era prevedibile a 42 giorni dalle elezioni. «Tre vaccini – ha detto – sono alla fase finale dei test. Noi distribuiremo il vaccino. Sconfiggeremo questo virus. E il mondo il prossimo anno avrà una crescita record».
Trump come aveva fatto nelle precedenti occasioni ha rivendicato i suoi successi. Nel 2018 aveva suscitato l’ilarità generale della sala quando si era autodefinito il migliore presidente della storia. Lo scorso anno, rivendicando il suo pensiero unilaterale e isolazionista dell’America First, aveva detto che «il futuro non appartiene ai globalisti ma ai patrioti». Quest’anno ha attaccato di petto la Cina. Il suo intervento video-registrato, come tutti in questa Assemblea Onu virtuale nell’anno del Covid, è durato appena sette minuti, sui quindici minuti disponibili per ogni leader. Il minimo sindacale. Un tempo che da solo già rivela la poca importanza che Trump attribuisce ai consessi internazionali.
Trump ha attaccato la Cina anche per l’inquinamento e per le persecuzioni delle minoranze etniche e religiose, ha rivendicato i suoi meriti nelle guerre commerciali e ha chiesto alle Nazioni Unite di perseguire Pechino per la pandemia: «Il governo cinese e l’Oms, che è controllata dalla Cina – ha detto Trump – hanno dichiarato il falso sulla trasmissione del virus. L’Onu dovrebbe chiedere conto alla Cina delle sue azioni».
A stretto giro di posta è arrivata la risposta dal presidente Xi Jinping che nel suo intervento pre-registrato, in previsione delle accuse scontate di Trump in chiave elettorale, ha detto che la Cina «non ha intenzione di combattere né una guerra fredda e né una guerra calda con nessun paese». Da Pechino è arrivato un appello a rafforzare le organizzazioni internazionali: «Il mondo non deve cadere nella trappola dello scontro di civiltà e dovrebbe dire no all’unilateralismo e al protezionismo». Ha ribadito di voler riformare la Wto contro le barriere commerciali: «Il mondo – ha concluso Xi – dovrebbe ora più che mai affrontare le sfide della globalizzazione, del gap di ricchezza tra i paesi».
In Cina la gran parte degli analisti è convinta che gli attacchi nazionalistici di Trump per fomentare l’odio contro la Cina aumenteranno nelle prossime settimane all’approssimarsi del voto se il rivale democratico Joe Biden continuerà ancora a guidare i sondaggi: «Più le sue chance di essere rieletto diminuiscono, più ci dobbiamo preoccupare che cerchi di provocare una crisi con la Cina», ha scritto Jia Quingguo, docente di politica internazionale all’Università di Pechino e consulente del governo.
L’ultimo sondaggio del Pew Research Center sulla percezione della Cina tra i cittadini americani vede salire ai massimi i sentimenti contro Pecino: il 73% degli americani oggi hanno un’idea negativa della Cina, con un incremento di 26 punti percentuali dall’inizio della guerra commerciale nel 2018.
Il segretario generale Antonio Guterres nel discorso di apertura della 75esima Assemblea Generale ha rilanciato il sistema multilaterale auspicando che nell’anno del Covid si arrivi a un cessate il fuoco totale entro dicembre: «Abbiamo bisogno di un nuovo patto globale per riuscire a offrire assistenza sanitaria e un reddito minimo a tutti gli abitanti della terra. Per superare le fragilità attuali c’è bisogno di più cooperazione, non di meno. Di rafforzare le istituzioni internazionali e non di ritirarsi. Di migliorare la governance globale e non del caos».
Un forte appello alla difesa del multilateralismo è arrivato anche dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente francese Emmanuel Macron: «Il nostro benessere – ha detto Merkel – è qualcosa che condividiamo come la nostra sofferenza. Siamo un unico mondo. Quelli che credono di poter funzionare meglio da soli si sbagliano». L’intervento del premier italiano Giuseppe Conte in Assemblea Generale è previsto venerdì. L’Italia da dicembre e per tutto il 2021 avrà la presidenza del G 20.