“Dopo il grande successo dell’apertura formale dell’export degli Stati Uniti ai salumi a breve stagionatura, la burocrazia per esportare verso gli Stati Uniti invece di diminuire e’ gravemente aumentata” ha dichiarato Lisa Ferrarini, Presidente di ASSICA.
“Abbiamo scritto alcuni giorni fa al Governo, a partire dal Ministro della Salute Lorenzin il cui dicastero e’ il piu’ competente per affrontare, da un punto di vista tecnico e politico, questa grave situazione con le autorita’ USA. Purtroppo, al momento, a parte l’interessamento del Vice Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda, nessuno ha risposto”. “Quando c’e’ da festeggiare l’apertura di un nuovo mercato i nostri rappresentanti sono, giustamente, molto solerti. Sarebbe auspicabile ritrovare la stessa premura anche quando si devono affrontare con serieta’ e determinazione le difficolta’ che impediscono al sistema Paese di crescere nel mondo”. Ha concluso il Presidente Ferrarini. Serve oggi un intervento urgente volto a ripristinare regole di mercato leali e praticabili. Le misure adottate dalle Autorita’ americane, infatti, rischiano di mettere a repentaglio anni di lavoro e di investimenti ingenti con conseguenti ripercussioni altamente negative sulla salute delle aziende ed inevitabili riflessi occupazionali. Auspichiamo quindi che vengano messe in campo tutte le opportune azioni politiche affinche’ venga immediatamente sospesa la misura “100% reinspection” e ripristinato un clima di certezza in cui gli operatori possano operare stabilmente. Il settore dei salumi, che esporta oltre 1,1 miliardi di euro nel mondo ed e’ uno dei pilastri del Made in Italy alimentare, sta avendo gravi difficolta’ nelle sue esportazioni verso gli USA. In una situazione di mercato in cui i consumi interni dei nostri prodotti sono in preoccupante calo da ormai molti mesi, le esportazioni – soprattutto verso i Paesi terzi – costituiscono una risorsa vitale per il settore.
In particolare, gli USA rappresentano ormai un mercato insostituibile, giungendo in alcuni casi ad essere la principale destinazione per alcuni nostri prodotti (Prosciutto di Parma in primis), considerando anche i Paesi UE. Tenendo in considerazione tutti i prodotti della salumeria italiana, l’export verso gli USA nel 2012 e’ stato pari a 5.890 tonnellate (+21,5% rispetto al 2011) per un controvalore di 68,1 milioni di euro (+ 29,7%): questi dati fanno degli Stati Uniti il nostro primo partner commerciale extra UE
Agi – 12 novembre 2013