Mancano ormai pochi giorni per effettuare le comunicazioni del monitoraggio dei lavori usuranti relativi al 2012: scade il 31 marzo il termine previsto per l’adempimento introdotto dal Dlgs 67/2011, che slitta al 2 aprile per via delle festività pasquali.
Le istruzioni per la compilazione del modello Lav_Us
Sono coinvolte le lavorazioni elencate al comma 1 dell’articolo 1 del decreto e, in particolare:
– lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (articolo 2 del Dm 19 maggio 1999);
– lavoratori notturni, come definiti nelle seguenti categorie: lavoratori a turni (articolo 1, comma 2, lettera g, del Dlgs 66/2003), che prestano la loro attività nel periodo notturno per almeno sei ore per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 64; al di fuori dei casi elencati, lavoratori che prestano la loro attività per almeno tre ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino (articolo 1, comma 2, lettera d, del Dlgs 66/2003), per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo;
– lavoratori «a catena»;
– conducenti di veicoli di capienza non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
I riferimenti normativi si trovano, oltre che nel Dlgs 67/2011, anche nel Dm del Lavoro del 20 settembre 2011 e negli interventi di prassi del ministero del Lavoro (note 4724/2011 e 9630/2012).
La comunicazione
Per fare la comunicazione, il datore di lavoro o l’intermediario abilitato devono accedere al portale web Cliclavoro, nella sezione dedicata agli «adempimenti» – «lavori usuranti»: da qui – inserendo il nome utente e la password – sarà possibile selezionare il modello di monitoraggio di interesse (LAV_US).
In primo luogo sono richiesti i dati anagrafici del datore di lavoro: vanno quindi indicati i riferimenti dell’azienda che effettua le attività.
Bisogna poi inserire la matricola aziendale e i codici relativi all’inquadramento assegnati dall’Inps all’atto dell’iscrizione. Nel caso in cui il datore di lavoro fosse iscritto a un altro ente previdenziale, lo dovrà riportare nella sezione “altri enti”, dove trovano spazio anche il numero di iscrizione alla Camera di commercio o all’Albo imprese artigiane e il codice del settore di attività (secondo la classificazione Ateco 2007) con il quale l’azienda risulta iscritta.
Nella sezione Inail andrà invece indicato il codice cliente attribuito dall’istituto al momento dell’iscrizione.
Infine, bisogna indicare tutte le sedi territoriali nelle quali l’azienda svolge le attività usuranti: cliccando poi sul tasto, in corrispondenza di ogni unità produttiva disegnata, si inseriscono i dettagli anagrafici dei singoli lavoratori impegnati nelle attività usuranti. Oltre al nome, al cognome e al codice fiscale, per ogni lavoratore è necessario indicare il periodo in cui si è svolta la prestazione.
In questo conteggio è necessario includere anche eventuali lavoratori in somministrazione (sono infatti le imprese utilizzatrici a essere pienamente a conoscenza delle attività svolte dai lavoratori).
Il sistema metterà i dati a disposizione delle Dtl e degli enti previdenziali interessati. In caso di processi produttivi in serie o in «linea catena» (attività ripetute e costanti dello stesso ciclo lavorativo, controllo computerizzato delle linee di produzione, e così via), è necessario comunicare lo svolgimento delle lavorazioni entro trenta giorni dall’inizio delle attività.
La mancata comunicazione, così come quella riferita ai lavoratori “notturnisti”, è punita con la sanzione da 500 a 1.500 euro, previa diffida ad adempiere (che consente l’applicazione della misura minima pari a 500 euro): la sanzione si applica in base al numero delle comunicazioni non effettuate e sono sanzionate anche quelle contenenti dati errati o non veritieri. Non sono invece puniti gli errori puramente materiali.
Il Sole 24 Ore – 27 marzo 2013