Far slittare a dicembre l’aumento dell’Iva in calendario per luglio? Per il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, è un’ipotesi «plausibile», da momento che la priorità del Governo è «di non aumentare» l’imposta sul valore aggiunto.
Questo – ha sottolineato Lupi a margine dell’inaugurazione della nuova stazione ferroviaria per l’Alta Velocità a Bologna, «è un governo che si misura sui fatti. Speriamo di dare un segnale immediatamente positivo». Tra questi, anche i possibili stimoli per «accelerare il piu’ possibile la realizzazione di opere grandi e piccole», tema che sarà probabilmente affrontato nel prossimo Consiglio dei ministri. Il nodo, ha ricordato Lupi, è quello della «semplificazione, della sburocratizzazione e delle risorse che non vengono solo allocate ma davvero erogate». Saccomanni (Economia): presto pacchetto liberalizzazioni contro burocrazia A dare un’idea di come intende muoversi il governo per far uscire l’Italia dalla recessione, anche l’annuncio del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, che ha prospettato una riduzione «delle tasse sulle aziende e sul lavoro cercando di trovare finanziamenti e tagliando le spese, riducendo sussidi e togliendo incentivi creati in modo troppo generoso in passato». Il governo – ha spiegato il ministro nel corso del suo intervento al Consiglio per le relazioni Italia-Usa, «presenterà presto un pacchetto di misure sulle liberalizzazioni» con l’obiettivo di «ridurre la complessità burocratica per le imprese». Per l’ex direttore generale di Bankitalia, poi, serve un’azione comune «per consolidare le imprese italiane: ce ne sono troppe di piccole, poco capitalizzate, che non saranno in grado di competere in un mercato internazionale anche se ci fossero le condizioni di credito facilmente ottenibile come nel 2007», ha concluso. Crisi, i problemi strutturali vanno risolti con le riforme Parlando a margine del forum Italia-Usa, Saccomanni ha ricordato come la crisi che investe l’Italia e l’Europa «continua ad avere problemi strutturali che vanno affrontati con le riforme, con gli investimenti, con una maggiore apertura al mercato internazionale», tutti obiettivi su cui debbono convergere sia la Ue che l’alleato Usa. Il governo italiano, ha già contribuito alla soluzione della crisi con interventi come il decreto sui debiti delle Pa, gli incentivi per le ristrutturazioni, i pagamenti ai Comuni e della Cassa integrazione. Alla domanda se l’Italia uscirà dalla crisi, il ministro ha risposto: «Certamente, non c’è dubbio. Stiamo lavorando in tutti i Paesi, in Europa. Le crisi finiscono – ha continuato – non c’è problema da questo punto di vista. Solo bisogna fare le cose giuste». Lupi: non sempre da buttare quanto fatto dai governi precedenti Parlando della nuova stazione dell’Alta velocità di Bologna, Lupi ha usato parole di pacificazione ringraziando in maniera esplicita alcuni dei protagonisti che hanno portato alla creazione della nuova infrastruttura ferroviaria, quali l’ex premier Romano Prodi e Pierluigi Bersani, ex ministro dei Trasporti, con lui sul palco per la cerimonia inaugurale. «Non é che i governi che si succedono devono sempre buttare a mare quello che é stato fatto prima – ha spiegato Lupi – Il pragmatismo dovrebbe tornare ad essere la caratteristica della politica con la p maiuscola per guardare nell’interesse dell’Italia le cose buone che si fanno». Per Lupi, «Siamo in una fase eccezionale e in un governo eccezionale», circostanze che forse ci possono far tornare «ad un’idea della politica dove l’altro non é il nemico o il male assoluto. È un avversario che però concorre come te con la sua forza e le sue idee a volte divergenti a costruire il bene del proprio paese.
Il Sole 24 Ore – 9 giugno 2013