Colpito un allevamento di galline ovaiole dal virus dell’influenza aviaria. Le analisi sono state fatte dal Centro nazionale di referenza di Padova: si tratta di un ceppo ad alta virulenza del tipo H7. L’allevamento colpito, del gruppo Eurovo, composto da 128mila galline, è a Ostellato (Ferrara). L’azienda da martedì, quando si è manifestato il sospetto della malattia, è stata immediatamente isolata e sono state già predisposte dall’Ausl di Ferrara e dai Servizi Veterinari della Regione le operazioni di abbattimento che dureranno una settimana. La Regione ha emanato un’ordinanza per l’attuazione di misure straordinarie previste dalla normativa sanitaria europea e nazionale
Misure per il contenimento dell’infezione, il monitoraggio degli allevamenti, per la tutela della salute pubblica, sotto lo stretto coordinamento dell’ assessore alle politiche per la salute Carlo Lusenti, dell’ assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni e della vicepresidente Simonetta Saliera.
Zone di protezione e sorveglianza
Le misure volte alla prevenzione della diffusione del virus prevedono tra l’altro l’istituzione di zone di protezione e sorveglianza dell’area colpita, il censimento di tutte le aziende e degli animali presenti, prelievi e accertamenti sierologici da parte dei veterinari, controlli straordinari su tutto il territorio regionale e la sospensione di fiere e mercati di animali di specie vulnerabili.
Focolaio di aviaria in un allevamento di Ostellato: l’abbattimento degli animali durerà una settimana
Focolaio di aviaria in un allevamento di Ostellato (Fe): continua con regolarità l’abbattimento degli animali, la durata delle operazioni è ipotizzabile intorno ai sette giorni. Il personale dipendente addetto all’impianto e i loro familiari sono stati fin da subito sottoposti a sorveglianza sanitaria.
Questa mattina nella sede del Comune di Ostellato si è riunita l’unità di crisi costituita per l’emergenza, presenti il sindaco Andrea Marchi, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Simonetta Saliera, il direttore generale dell’Ausl di Ferrara Paolo Saltari e altri funzionari e tecnici della sanità pubblica.
L’abbattimento viene svolto secondo le normative comunitarie in materia di protezione animale, alla presenza costante di veterinari ufficiali dell’Azienda Usl di Ferrara. Le carcasse animali e materiali potenzialmente infetti vengono distrutti presso una ditta specializzata in tale attività sita in Emilia Romagna e autorizzata dalla Regione.
Secondo la vigente normativa l’azienda interessata, che non ha contatti con altri allevamenti rurali della zona, verrà indennizzata per i danni subiti in conseguenza del focolaio.
Non esistendo evidenze di trasmissione del virus alle persone attraverso il consumo di uova e carne non sono state disposte restrizioni al consumo di alimenti.
L’ordinanza emessa per il ritiro delle uova prodotte nello stabilimento ha esclusivamente lo scopo di prevenzione riguardo alla trasmissione del virus ad altri animali di specie avicola.
Sono inoltre già esecutive le disposizioni urgenti previste dall’ordinanza emessa dalla Regione il 14 agosto e sono attualmente in corso le operazioni di rintraccio e i controlli veterinari in tutti gli allevamenti della stessa filiera, al fine di escludere un’eventuale diffusione in regione e oltre.
Tutte le operazioni sono svolte sotto il coordinamento del dipartimento di Sanità pubblica, in modo particolare dal Servizio veterinario dell’Azienda Usl di Ferrara con la disponibilità eventuale, in caso di necessità, dei servizi veterinari delle altre aziende territoriali della Regione.
Ogni ulteriore informazione e aggiornamento sarà reperibile sul sito del Comune di Ostellato (www.comune.ostellato.fe.it), su quello dell’Azienda Usl di Ferrara (www.ausl.fe.it) e da lunedì sul sito della Regione Emilia-Romagna
Il Sole 24 Ore e Regione Emilia Romagna – 16 agosto 2013