Altre quattro persone in Cina sono morte a causa di un nuovo ceppo dell’influenza aviaria, portando a 31 il numero di vittime dell’H7N9, secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie. Nota Ministero Salute: nessuna restrizione a viaggi e scambi commerciali
Due delle nuove morti si sono verificate nella provincia orientale di Jiangsu, una in quella di Zhejiang, sempre nell’est, e l’ultima nella provincia centrale di Anhui, secondo un’analisi Reuters sulla base dei dati forniti ieri dalle autorità cinesi.
Il governo di Pechino non ha fornito altri dati sulle morti. Le autorità sanitarie hanno detto che sono state registrate due nuove infezioni nella provincia costiera orientale di Fujian, dove il virus – presente soprattutto nella regione della capitale commerciale Shanghai – si è diffuso a fine aprile.
A Ginevra l’Organizzazione mondiale della sanità ha detto che non ci sono prove che il nuovo virus, scoperto a marzo, sia facilmente trasmissibile tra umani.
Scienziati cinesi hanno confermato che l’H7N9 è stato trasmesso all’uomo dai polli. Ma l’Oms sostiene che il 40% delle persone infettate sembra non aver avuto contatti con pollame.
Il Ministero della Salute ha diffuso una nota in cui afferma che l’epidemia non è ancora considerata particolarmente allarmante e l’Oms non raccomanda alcun test ai viaggiatori nè alcuna restrizione a viaggi o rotte commerciali, tuttavia l’attenzione delle autorità nazionali ed internazionale rimane alta. Nota ministeriale “Infezione da virus influenzale H7N9 nell’uomo in Cina“
7 maggio 2013