Aviaria H5N8 in Veneto: Commissione Ue soddisfatta dalle misure adottate dall’Italia. Sono in linea con le direttive comunitarie
“Sono in linea con le direttive comunitarie le misure di sicurezza sanitaria adottate dalle autorità italiane in seguito all’accertamento di un un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità (H5N8) in un allevamento di 35mila tacchini da carne, nel Comune di Porto Viro (Rovigo).
La Commissione é soddisfatta delle misure prese. Non c’é nessun motivo di preoccupazione per i consumatori”. Lo ha detto all’ANSA, Enrico Brivio, portavoce del commissario Ue alla salute Vytenis AndriuKaitis.
Il Comitato europeo per la salute umana e animale, riunitosi a Bruxelles, ha approvato le misure di contenimento del virus già applicate dalla Regione Veneto, in base alla normativa europea vigente. Il Comitato, in cui sono presenti i responsabili veterinari dei 28 Stati membri e della Commissione Ue, ha anche definito le aree interessate alla misura in Italia. Così, la zone di Porto Viro viene considerata area di ‘protezione’ ai fini delle misure sanitarie, mentre le zone circostanti diventano aree di ‘sorveglianza’: sono Adria, Adriano del Polesine, Chioggia, Corbola, Loreo, Rosolina, Taglio di Po e Porto Torres.
Dallo scorso 5 novembre, quando fu scoperto il primo caso in Olanda, ad oggi, il virus dell’aviaria é stato confermato in 4 Stati membri: Germania (2 casi), Olanda (5 casi), Regno Unito (un caso) e ora in Italia. A questo si aggiunge un altro caso in Germania che é in via di conferma(ormai confermato ndr). “La situazione fintanto che rimane limitata non é preoccupante – ha aggiunto Brivio – ma va tenuta sotto osservazione”.
19 dicembre 2014