Tutti negativi, fino ad ora, i controlli effettuati negli allevamenti di tacchini in Polesine dopo che, in un’azienda di Porto Viro, è stato riscontrato un focolaio del virus dell’influenza aviaria. Ma la guardia è alta, e l’allarme per il possibile diffondersi di un’epidemia tra i volatili non è soltanto polesana. Una trentina di test sono già stati condotti in altrettanti allevamenti dell’Emilia Romagna, tutti con esito negativo. Ma da lunedì l’allerta sarà diffusa a livello nazionale: è questa, infatti, la decisione che è stata presa nel corso dell’unità di crisi che ieri ha messo di fronte – in teleconferenza – il ministero della Sanità con i servizi veterinari della regione Veneto.
Dal vertice uscirà, entro questo fine settimana, una direttiva che darà il via a campionamenti in tutta Italia. Le verifiche, poi, non saranno limitate soltanto ai tacchini, come avvenuto fin qui, ma estese a tutte le altre specie avicole: polli e galline in primis.
Il protocollo ministeriale riguarderà sia la fase della prevenzione che, eventualmente (ma speriamo non ce ne sia bisogno) la gestione dell’emergenza che dovesse scaturire dall’identificazione di nuovi focolai. A Porto Viro, nel frattempo, vanno avanti i lavori per la distruzione delle carcasse dei 32mila capi abbattuti all’interno dello stabilimento della Delta Energia. Le operazioni – data la mole degli esemplari – proseguono lentamente ma senza sosta, e il servizio veterinario regionale conta di completare l’intervento entro questo fine settimana. Le carcasse saranno indirizzate ad un centro specializzato del padovano, che le disinfetterà prima di procedere con l’incenerimento. Nell’azienda portovirese, invece, inizierà l’intervento di igienizzazione di locali e mezzi.
La Commissione Europea ha definito con propria decisione esecutiva le zone di protezione, di sorveglianza e di restrizione in Italia in cui si applicano le misure di controllo della salute degli animali previste dalla direttiva 2005/94/CE. La decisione fissa la durata della regionalizzazione al 9 gennaio 2015 per la località Porto Viro (zona di protezione) e al 18 gennaio 2015 per le località (zone di sorveglianza)di Ariano nel Polesine, Adria, Chioggia, Corbola, Loreo, Rosolina, Taglio di Po, Porto Tolle.
Marco Randolo – La Voce di Rovigo – 20 dicembre 2014