Si conclude oggi l’attivita’ della task force dell’Esercito da dieci giorni in supporto all’Ausl di Imola per garantire le operazioni di sanita’ pubblica dopo la scoperta dei focolai di aviaria in Emilia Romagna.
In azione in questi giorni 5 medici veterinari e 6 infermieri dell’Esercito guidati dal Tenente Colonnello Albino Triches. “Si e’ trattato di vigilare sullo svolgimento degli abbattimenti e verificare che fossero effettuati secondo la normativa vigente, nel rispetto degli animali e delle leggi sanitarie e della sicurezza”, spiega l’ufficiale all’Adnkronos. “Sono stati abbattuti poco meno novecentomila capi piccoli, come polli e galline ovaiole. Domenica sera abbiamo estinto i focolai e soppresso tutti gli animali infetti. Adesso stiamo finendo di completare l’opera eliminando gli animali sospetti di contaminazione”. Dieci giorni filati in cui la task force dell’Esercito ha lavorato ininterrottamente, anche 24 ore su 24: “C’era un’emergenza da fronteggiare, non potevamo interrompere l’attivita’”, spiega il Tenente Colonnello Triches, che negli ultimi anni e’ stato piu’ volte in missione all’estero con il contingente italiano occupandosi di “sicurezza del nostro personale e dell’ambiente”. “Il veterinario dell’esercito – prosegue – di solito si occupa di cani e cavalli, ma si occupa anche dell’igiene e della sanita’ che riguarda l’alimentazione umana. Sia dei generi alimentari acquistati, che delle mense dove vengono lavorati e distribuiti. Questo diventa molto complicato quando avviene in situazioni critiche come quelle presenti in Libano o in Afghanistan, dove dar da mangiare a 4 o 5 mila uomini puo’ costituire un compito non facile”. Professionalita’ formate dall’Esercito che, come in questo caso,vengono messe a disposizione della societa’ civile. ”La nostra -conclude Triches- e’ una realta’ piccola e poco nota ma proprio per questo continuamente impegnata”.
Adnkronos – 12 settembre 2013