“Il ‘controllato’ controlla il ‘controllore’ e può mandarlo via in qualsiasi momento”. Con questo gioco di parole il consigliere tosiano Andrea Bassi, componente della Commissione Sanità, attacca l’articolo 4 del progetto di Legge n.23, quello relativo alla nomina e alle mansioni del Direttore Generale nell’Azienda Zero, il nuovo ente di governance della sanità regionale del Veneto.
“Il Direttore generale – spiega Bassi – ha facoltà di nominare e revocare il direttore sanitario e amministrativo oltre che i responsabili di tutte le strutture, nomina i membri del Collegio sindacale e, soprattutto, indica chi andrà a comporre l’Organismo interno di Valutazione dell’Azienda Zero”. “Quindi – prosegue Bassi, in compagnia dei colleghi Stefano Casali, Giovanna Negro e Maurizio Conte – se sindacati ed organismo di Valutazione sono in mano al Direttore Generale, come potrà essere la valutazione sull’operato dell’Azienda Zero e dello stesso Direttore? Non certo imparziale”.
“Chi dovrebbe essere controllato, in sostanza, controlla i suoi controllori – proseguono i tosiani – siamo ai limiti dell’assurdo e della contraddizione in questa legge ‘mostro’ di cui chiederemo verifiche legali perché la riteniamo fortemente anticostituzionale”. “Con questa legge – aggiungono Bassi, Casali, Negro e Conte – si accentra in una sola persona tutto l’enorme potere della sanità regionale, un monarca che nessuno potrà permettersi di contraddire per non rischiare il posto di lavoro”. “Infine – concludono ironicamente i quattro tosiani – dato che il Direttore Generale risponde solo a chi lo nomina, nella proposta legislativa manca l’articolo di abrogazione della figura dell’assessore alla sanità: dopo una simile scelta di accentramento del potere nelle mani di una persona, perché mai si dovrebbe continuare a stipendiare un assessore regionale che non avrà più nessun ruolo?”
22 ottobre 2015