Sarà la settimana prossima il primo momento della verità per la riforma sanitaria veneta, con il progetto del presidente Zaia e della maggioranza che mira a costituire una “Azienda Zero” e a ridurre le Ulss attuali a solo una per provincia. Ieri la commissione “Sanità”, esaurite le audizioni, è tornata a riunirsi, ma senza procedere a nessuna votazione. C’era un’altra novità sul tavolo, ieri, dopo quella del maxi-emendamento depositato la settimana scorsa in commissione da Lega-zaiani e Fi, Fdl e InV. Il Pd, come aveva preannunciato, ha depositato il suo progetto di legge di riforma che si distanzia di molto da quello del governatore: niente Azienda Zero, ma invece una “Agenzia veneta socio-sanitaria” che si configurerebbe in sostanza come un consorzio creato dai direttori generali delle Ulss, con tanto di Accordo quadro, per stabilire tutti insieme quali sono le funzioni che si possono gestire in modo accentrato a livello di “Area vasta regionale unica”. Il testo del Pdl del Pd
Sono già indicati i servizi amministrativi, l’acquisizione di beni e servizi, la formazione degli operatori, quali sono le Ulss che vanno accorpate, e così via. A guidare l’Agenzia sarebbe il comitato dei direttori generali delle Ulss, affiancato da tre dirigenti scelti sempre tra quelli delle aziende esistenti. Ufficialmente la proposta del Pd è stata messa a fianco dell’originale proposta di legge di Zaia e del maxi-emendamento che mira a correggere quest’ultima (ieri il governatore Zaia si è detto del tutto d’accordo con le modifiche proposte dalla sua maggioranza). L’obiettivo potrebbe essere quello classico di tentare un testo unificatore delle diverse proposte, ma francamente quella della maggioranza e quella del Pd sono chiaramente molto lontane l’una dall’altra. Facile quindi che la maggioranza decida di andare avanti per la sua strada, cosa che però non ha fatto già ieri.
I CALCOLI SUI RISPARMI C’è un altro punto infatti che ieri è stato oggetto di forte scontro tra la maggioranza e le minoranze, come testimonia ad esempio il consigliere vicentino Stefano Fracasso (Pd). «Fin dal primo momento avevamo chiesto – attacca – che ci fosse portata in commissione una relazione tecnica sui risparmi che davvero la Giunta conta di ottenere dalla riforma dell’Azienda Zero. Ebbene, ieri senza che ci fossero assessore o dirigenti è stata illustrato il maxi-emendamento, accompagnato da una relazioncina di tre pagine che forse avrebbe potuta essere stesa da studenti, non certo da tecnici che devono giustificare una maxiriforma». A quanto si è capito, Giunta e maggioranza contano di risparmiare arca 90 milioni l’anno dei fondi sanitari (prima si era parlato di 70: la cifra è stata rialzata) con la nuova organizzazione “Azienza Zero più una Ulss per provincia”.
Ma secondo il Pd e le altre minoranze la cifra non ha alcuna giustificazione documentata nelle relazioni presentate. Insomma, c’è aria di scontro politico finale. E se ieri si è deciso di rinviare tutto, è probabile che il momento della verità, forse con voto finale, ci sarà la settimana prossima.
Il Giornale di Vicenza – 4 novembre 2015