Tre pastori e centinaia di pecore restano isolati in mezzo al Brenta a Tezze: per salvarli dalle acque del fiume in piena, ieri, sono intervenuti i vigili del fuoco con un gommone. Le squadre hanno lavorato a lungo per salvare pastori e animali.
Se la sono vista brutta, ieri sera poco dopo le ore 18, tre giovani pastori originari del Trentino. Nomadi assieme al loro gregge, forte di ben quattrocento capi, in questi giorni i tre allevatori vagano per l’area Bassanese con il loro folto gregge.
Ieri mattina, assieme alle bestie e ai cani da pastore, avevano deciso di approfittare della tenera erba primaverile da poco spuntata sulle rive del fiume Brenta, certi di non dare fastidio a nessuno con il gregge. Qualcosa è andato storto: gli allevatori non si sono resi conto che in giornata, complici le intense piogge sulla montagna la sera prima e durante la nottata, stavano via via gonfiando sempre più il corso d’acqua che attraversa Bassano. L’armento era nel territorio del Comune di Tezze sul Brenta, quando è successo: un po’ alla volta il livello delle acque è salito e pastori e pecore, in quelle ore in un’ampia ansa interna agli argini che si spingeva fino alla parte centrale del fiume, si sono trovati tagliati fuori da terra.
L’acqua aveva iniziato a scorrere anche alle loro spalle, di fatto creando un’isola interna al Brenta. Sul posto si è precipitata la squadra dei vigili del fuoco di Bassano: i vigili del foco sono intervenuti con il gommone, traghettando i tre allevatori di pecore a riva.
L’intervento si è concluso alle 19. I pastori sono stati riportati a riva e stanno bene.
Il gregge invece è rimasto nell’isola che si è creata in mezzo al Brenta: secondo le previsioni l’acqua non arriverà al punto da minacciarle veramente. Stamattina i pastori potranno tornare a riprende il loro gregge.
Andrea Alba – Il Coriere del Veneto – 13 maggio 2016