Caio, Brunella e Adry, custodite a Gallio da 5 anni, secondo i veterinari hanno brucato alcune erbe per loro tossiche
BASSANO – Niente renne a Gallio sull’Altopiano di Asiago (Vicenza) per il prossimo Natale. Le amiche di Babbo Natale che da alcuni anni erano diventate le superstar dei mercatini natalizi, grande attrazione soprattutto per i bambini che a Gallio potevano vederle da vicino e farsi fotografare con loro, sono morte.
Sono state trovate prive di vita all’interno del grande recinto che è in gestione alla locale riserva di caccia in zona Pakstall dove avevano trovato sistemazione, dopo essere state ospiti per un periodo del Rifugio Campomuletto. Prima ancora, fin dal loro arrivo a Gallio, erano state custodite con passione per circa cinque anni da Severino Alberti in contrada Ronchi. La diagnosi fatta dal servizio veterinario dell’Ulss 3 è stata “intossicazione alimentare”: in sostanza Caio, Brunella e Adry (questi i loro nomi) devono aver brucato delle erbe per loro tossiche che ne hanno provocato il decesso.
A dare l’allarme è stato l’incaricato del Comune che era andato al recinto come di consuetudine per portar loro da mangiare, ovvero un apposito mangime a base di licheni, non le ha viste girare nei dintorni e giungere alle mangiatoie. Finisce dunque, e anche con un pò di polemica, la favola di Natale di Gallio e delle vere renne di Babbo Natale. Tra la polemica perché in paese ci si chiede se davvero negli ultimi tempi, questi animali siano stati accuditi come di deve.
Naturale chiedersi se il Comune abbia intenzione di portare a Gallio altri esemplari di questi animali. «Cosa non facile – dice Claudio Cuoco che circa otto anni fa aveva seguito tutto l’iter per far arrivare le renne a Gallio – Caio e Angiola (che era morta tre anni fa dopo aver partorito Brunella e poi Adry), sono giunte a Gallio direttamente dalla Lapponia dopo lunghe vicissitudini; dall’idea al loro arrivo c’è voluto un anno e mezzo circa».
Il Gazzettino – 8 agosto 2013