Sembrano essere due gli orsi che, nell’ultima settimana, sono stati avvistati in Alpago. Usciti dal letargo, i plantigradi hanno fame e mangiano ciò che trovano. Il primo è stato segnalato l’altra settimana in Val Scura, in Cansiglio, vicino a Val Menera, dove ha lasciato una traccia sulla neve. Il secondo, invece, è comparso tre giorni fa, forse è Madi, e ha divorato un’asina, che stava proteggendo il suo piccolo nato da poco più di un mese.
Secondo la Forestale quest’ultimo orso dovrebbe avere un’età fra i 6 ed i 7 anni, in questi giorni ha tanta fame perché, probabilmente, non ha trovato di che nutrirsi in Val Salatis o sul Guslon, dove avrebbe svernato, e quindi è sceso a valle. Gli esperti sostengono che presto tornerà verso la Slovenia, da dove era arrivato.
All’incirca un anno fa sempre in Alpago, tra Lamosano e San Martino, aveva cominciato ad aggirarsi Madi, che era noto per le sue prime scorribande con qualche scorpacciata di miele.
I due esemplari di cui si parla in questi giorni tra l’Alpago ed il Cansiglio sembrano essere più affamati e intransigenti, complice di certo l’uscita dal letargo e il ritardo della primavera. Uno dei due – stando sempre alla Polizia provinciale e ai forestali – sarebbe radiocollarato, ma con la strumentazione inattiva. L’altro è un orso sconosciuto al Bellunese.
Probabilmente hanno passato l’inverno in Val Salatis, in qualche anfratto del monte Guslon. E, con il rialzo delle temperature, sono scesi verso valle.
Al momento i sindaci dell’Alpago non hanno emanato ordinanze per la tutela pubblica. «La preoccupazione maggiore è soprattutto per gli allevatori, anche se una volta sfamato l’orso è un animale vegetariano e che non attacca l’uomo e, se può, lo evita ben volentieri», afferma il sindaco di Puos d’Alpago. Nè qui nè a Chies pare comunque ci siano stati avvistamenti. Che Madi e i suoi amici non siano già nella strada del ritorno in Slovenia?
Il Corriere del Veneto – 5 aprile 2015