L’hanno vista morire in una lenta agonia che straziava il cuore. Nella più totale indifferenza degli automobilisti, che passavano oltre. É la storia di una giovane cerbiatta, investita domenica sera sulla provinciale che congiunge Feltre a Belluno, nel tratto compreso tra Visome e Villa San Pellegrino.
Gli unici ad avere pietà del povero animale sono stati due ragazzi di Belluno: Mitia Quagliano e Roberto Gomiero, che erano di ritorno da Limana. «Stavamo rientrando a Belluno, erano circa le 23 quando abbiamo notato la cerbiatta che arrancava a terra – racconta Mitia Quagliano -. Era impossibile non vederla e ci siamo sorpresi che nessuno, prima di noi, si fosse fermato».
Dopo avere trovato uno spiazzo per lasciare la jeep sulla quale viaggiavano, si sono avvicinati all’animale. Poco dopo si è fermata anche una donna. «Vista la situazione, e vedendo lo strazio negli occhi della povera cerbiatta, abbiamo chiamato i vigili del fuoco, che hanno avvisato il 1515, la Polizia provinciale. L’animale, spaventato, si è trascinato come poteva vicino a una siepe». Nel frattempo sono arrivate Polstrada e Polizia provinciale. «La cerbiatta era sventrata e negli occhi aveva il terrore. Gli agenti hanno capito subito che non c’era nulla da fare se non l’iniezione letale. Ciò che a noi è dispiaciuto – conclude Quagliano – è stata l’indifferenza della gente e, soprattutto, dell’investitore, che se n’è andato». Il vicequestore della Forestale Isidoro Furlan ha ricordato che «chi abbandona un animale ferito è passibile di una denuncia penale». Lo stabilisce dall’anno scorso il Codice della Strada, che ha fissato l’obbligo di fermarsi in caso di incidente con un animale.
Corriere del Veneto – 20 agosto 2013