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Bilancio 2013: bocciato emendamento per nuovo ospedale di Padova

“Chiedevamo alla maggioranza un atto concreto per dare avvio al nuovo ospedale di Padova, impegnando così il presidente Zaia a tener fede alle promesse fatte”. Antonino Pipitone, capogruppo IdV in Consiglio regionale, esprime il proprio rammarico per il mancato accoglimento da parte dell’aula consiliare (31 voti contrari, 17 a favore, 2 astensioni) dell’emendamento al bilancio 2013 della Regione Veneto.

Per il terzo anno consecutivo, Italia dei Valori ha presentato un emendamento al bilancio – sostenuto anche dai consiglieri padovani del Pd Piero Ruzzante e Claudio Sinigaglia che con un subemendamento chiedevano di indirizzare l’eventuale stanziamento allo studio di fattibilità – per stanziare un milione di euro, “cifra non simbolica anche se modesta”, per impegnare questa amministrazione a far decollare il nuovo Policlinico ospedaliero della città del Santo, la cui realizzazione è stimata in 650 milioni di euro. “Attualmente Padova e i padovani, ma anche tutto il Veneto, stanno vivendo una situazione di caos: Zaia assicura che il nuovo ospedale di Padova sarà realtà ma non spiega come finanziarlo, intanto gli operatori sanitari e i medici non sanno che cosa sarà del loro lavoro e di dove lavoreranno, si continua a investire nella manutenzione e aggiornamento dell’attuale ospedale civile e totale incertezza regna sul futuro dell’area dell’attuale Policlinico e sulle sorti del vicino ospedale Sant’Antonio”. “Un milione di euro costituirebbe uno stanziamento del tutto insufficiente anche per la sola progettazione”, ha contestato in aula Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl, che si è dichiarato contrario all’emendamento perché sarebbe andato a finanziare la progettazione di un’opera, pensata come polo di eccellenza della sanità veneta, per la quale non c’è alcuna certezza di finanziamento. “Il nuovo ospedale di Padova si potrà fare solo se si troveranno i soldi”, ha spiegato Cortelazzo. “Non mettiamo il carro davanti ai buoi – ha invitato Marino Zorzato, vicepresidente della Giunta – e lasciamo lavorare la Giunta. I soggetti interessati alla nuova opera devono ancora sottoscrivere un protocollo d’intesa, non ha quindi senso votare atti di pressione per accelerare i tempi e introdurre forzature nel percorso”.

13 marzo 2013

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