Inizia oggi in consiglio regionale la discussione sul bilancio di previsione 2016, licenziato nella tarda mattinata di ieri dalla commissione Affari istituzionali dopo l’ultimo via libera dei revisori dei conti.
Il governatore Luca Zaia ha riunito nel pomeriggio al K3 di Villorba, il quartier generale della Lega di Treviso, i consiglieri del Carroccio e della sua Lista, per una presentazione «in anteprima» del documento contabile ma sopratutto per definire lontano da orecchie indiscrete la strategia da seguire durante il confronto in aula, che si annuncia caldissimo come ogni anno. Visti i numeri (29 a 22) e il dimezzamento delle entrate a libera destinazione (sono quelle utilizzate «per fare politica», passate da 1,6 miliardi a 890 milioni) Zaia non vuole sbandamenti, mercanteggiamenti, distrazioni o peggio colpi di testa: la squadra deve marciare unita verso l’approvazione, che qualche consigliere del Carroccio sostiene possa arrivare addirittura già domani sera, il che sarebbe un record. Di avviso ben diverso, ovviamente, Pd, «tosiani» e Movimento Cinque Stelle, che si preparano alla guerriglia degli emendamenti, facilitati da una questione regolamentare parecchio insidiosa: la discussione inizierà infatti alle 10 ma il termine per la presentazione degli emendamenti scadrà due ore più tardi, alle 12, il che costringerà il presidente del consiglio Roberto Ciambetti ad una sospensione tecnica per permettere ai colleghi di prenderne visione. E quando c’è di mezzo il bilancio, si sa quando si sospende ma non quando si riprende. Si rischia di finire alla prossima settimana.
Ma non c’è solo l’opposizione a far sentire la sua voce. Anche Forza Italia chiede a Zaia di sedersi al tavolo e trattare e nonostante conti solo tre consiglieri, a causa dei numeri risicati di cui si diceva è perfettamente in grado di mettere in difficoltà la maggioranza, facendo la differenza. «Siamo complessivamente soddisfatti – dice il capogruppo Massimiliano Barison – ma faremo comunque degli emendamenti compensativi per raggiungere gli standard che ci siamo prefissati». Quali? «I nodi centrali sono il pagamento dei crediti che vantano i Comuni – spiega Massimo Giorgetti – la sicurezza, con un fondo per il patrocinio gratuito rivolto ai cittadini veneti accusati di eccesso colposo di legittima difesa o di omicidio colposo per aver solo tentato di difendere se stessi, gli investimenti negli impianti sportivi e nelle scuole e infine la possibilità per gli alberghi di sfruttare al meglio il Piano Casa, con ampliamenti per costruire spa o centri congressi».
Ieri anche l’Ance, l’associazione dei costruttori, ha voluto indicare la sua priorità, col presidente Giovanni Salmistrari: «Va riservata più attenzione agli investimenti sulla sicurezza del territorio – ha detto -. La compensazione con i trasferimenti extraregionali, e in particolare i fondi Ue, non basta, la Regione deve fare la sua parte con più incisività».
Il Corriere del Veneto – 11 febbraio 2016