A Milano un gruppo di attivisti avevano fatto irruzione a Farmacologia portando via topi e un coniglio usati per gli esperimenti. Una lettera congiunta di Ateneo e Cnr per denunciare “l’aggressione” e la “devastazione”
“Aggressione”. Con conseguente “devastazione” dello stabulario di via Vanvitelli: il rettore dell’Università di Milano, Gianluca Vago, e il direttore del dipartimento Bioscienze del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), Tullio Pozzan, definiscono così l’irruzione di alcuni animalisti nel laboratori del dipartimento di Farmacologia, sabato 20 aprile, da dove sono stati portati via topi e un coniglio, rendendo inutilizzabili “anni di lavoro”. La Statale “ha già provveduto a denunciare, per i gravi reati commessi, gli attivisti responsabili”.
Università e Cnr, riferendosi agli attivisti responsabili “dell’ennesima manifestazione di violenza e di illegalità”, in una lettera congiunta “condannano l’ennesima, violenta e illegittima aggressione che ha avuto protagonisti cinque attivisti, sostenuti da un centinaio di manifestanti all’esterno della struttura. La situazione di grave pericolo, determinata dagli stessi occupanti, ha costretto a una soluzione di cui gli attivisti portano piena responsabilità, allo scopo di impedire conseguenze ancora più gravi per l’incolumità delle persone coinvolte e per la tutela dell’ordine pubblico”.
“Intendiamo ribadire la nostra piena e totale solidarietà a tutti i ricercatori coinvolti – prosegue la lettera – indicati, durante la manifestazione e in seguito su diversi siti collegati all’operazione, come ‘maledetti assassini’, ‘torturatori’, con una violenza verbale inaccettabile. Non è più tollerabile che il lavoro di tanti possa venire vanificato da persone che operano come se non esistessero leggi e compiono reati che rischiano di rimanere impuniti”.
(23 aprile 2013) – Repubblica