Il sospetto clinico per Bluetongue in un gregge vagante della provincia di Belluno (Comune di Alano di Piave) è stato confermato il 31 agosto dal Centro di Referenza Nazionale per la malattia. Il sierotipo isolato è il BTV4. In data 1 settembre sono stati individuati su base clinica altri due casi in due piccoli allevamenti di ovini, rispettivamente nei comuni di Pederobba (TV) e Alano di Piave (BL). A breve si inizieranno i controlli sugli animali sensibili, per una valutazione epidemiologica della presenza della malattia nel territorio. Il primo sospetto clinico della malattia il 30 agosto su tre capi morti all’interno di un gregge di 550 capi appartenenti a due aziende distinte e pascolante nel comune di Alano. In Veneto la “lingua blu” mancava dal 2008, quando era stata diagnosticata su alcuni bovini nel Veronese. Ora è tornata a materializzarsi (seppur con un sierotipo diverso). Le analisi svolte nei laboratori dell’IzsVe a Legnaro e le controanalisi effettuate all’Izs di Teramo, centro di riferimento nazionale per la malattia, hanno confermato la diagnosi.
Subito si è attivata la macchina dell’emergenza, in attesa dei risultati su un caso sospetto su una pecora nel Trevigiano e di un altro sempre in zona Alano. Ieri in Regione è stata convocata l’unità di crisi a cui hanno partecipato i rappresentanti dei servizi veterinari dell’Usl 2 di Feltre e dell’Usl 8 di Asolo. Il gregge infetto, infatti, si è mosso nelle scorse settimane in dodici comuni tra il Feltrino e l’Alto Trevigiano, al confine con la nostra provincia. E proprio gli spostamenti da parte dei 550 capi – tra pecore e capre – imporranno già dai prossimi giorni una maxi campagna di controlli che interesserà migliaia di capi (non solo ovini, ma anche bovini) in un’area che verrà definita dal Ministero della Salute. Come spiega Lebana Bonfanti, dirigente veterinaria dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, «la Bluetongue è una malattia virale che si trasmette non per contatto diretto, ma attraverso un tipo di moscerino che funge da vettore tra animali infetti e animali sani. Proprio per questo può estendersi in aree abbastanza vaste».
Da qui la necessità di monitorare lo stato di salute dei capi non solo del gregge considerato infetto, tenuto conto della velocità con cui il moscerino può diffondere la malattia. «Nelle pecore la Bluetongue porta anche alla morte, nei bovini generalmente non dà problemi gravi perché gli animali riescono a generare velocemente gli anticorpi», spiega Bonfanti, «La malattia ha già interessato l’area dei Balcani, la scorsa settimana è stato segnalato un caso in Slovienia. È importante chiarire che per l’uomo non c’è alcun problema e nemmeno per il consumo dei prodotti tipo latte o carne. Il danno è di tipo sanitario per le pecore, di tipo commerciale per i bovini».
Nelle prossime ore è atteso l’ok del Ministero sull’area dove estendere le verifiche su larga scala. Si procederà ai controlli su base statistica ed epidemiologica: le pecore verranno visitate dai veterinari delle Asl, sui bovini si procederà invece con le analisi del sangue o sul latte. Il vaccino (in due dosi) è l’unico strumento che permette di arginare l’emergenza. Non sono previsti abbattimenti di massa, l’eutanasia è solo per gli animali gravemente malati. L’importante, come chiarisce la dirigente dello Zooprofilattico, è fare presto: «Dobbiamo essere più veloci della malattia».
Oggi pomeriggio, nella sala Guillermi dell’ospedale di Feltre, si terrà un riunione con i rappresentanti di categoria per la trasmissione delle procedure da mettere in atto per circoscrivere il contagio di nuovi capi di bestiame anche fuori dal territorio di Alano.
Il sito www.resolveveneto.it (Rete di sorveglianza epidemiologica del Veneto) riporta un documento informativo per gli allevatori circa la segnalazione di casi clinici di Bluetongue, in seguito alla conferma di casi di BTV4 in Veneto.
BLUETONGUE – SEGNALAZIONE CASI CLINICI
Per ulteriori approfondimenti è consultabile il sito dell’IZS di Teramo, centro di Referenza Nazionale della malattia, in cui è disponibile anche una scheda dettagliata riguardo il quadro sintomatologico.
Tratto da Resolveveto e Corriere delle Alpi – 2 settembre 2016