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Bolzano. Girò film-hard coi cani, condannato: «Caso di maltrattamento»

La Cassazione: «Anche se non è previsto il reato di zooerastia, quella condotta è contraria alle caratteristiche dell’animale»

BOLZANO – Girò un film hard all’interno del suo allevamento di cani. Per questo un allevatore di Bolzano, Christian Galeotti, è stato condannato in Cassazione per maltrattamenti di animali. In particolare, la terza sezione penale, con la sentenza n. 5979, ha fatto presente che anche se nel nostro ordinamento il codice penale non contempla il reato di “zooerastia o zoopornografia”, le sevizie sessuali vanno ricomprese nel reato di maltrattamenti «non potendo esservi dubbio – spiega la Corte – sulla assoluta contrarietà di una simile condotta alle caratteristiche etologiche del cane».

Del resto, osserva ancora la Cassazione, ciò che pesa nei delitti contro gli animali è proprio la «compassione suscitata agli occhi dell’uomo dall’animale maltrattato». Ribadita in questo modo la linea della Corte d’appello di Bolzano secondo la quale il sesso con animali rientra nelle forme di maltrattamento. La condanna a due anni di reclusione inflitta all’allevatore dovrà tuttavia essere rivalutata in un appello bis, per quanto riguarda l’accusa di sostituzione di persona per la vendita di cani sul web.

Gazettino – 8 febbraio 2013

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