Il commissario alla Salute Tonio Borg ha chiesto informazioni alle autorità italiane sul caso del latte contaminato da aflatossina M1 nel Friuli-Venezia Giulia e sulle misure adottate per proteggere la sanità pubblica.
La notizia arriva in risposta a un’interrogazione presentata dall’eurodeputato Alde Andrea Zanonidopo lo scandalo alimentare che, a fine giugno, ha rivelato l’immissione in commercio di latte contaminato da aflatossine in Friuli-Venezia Giulia e ha portato all’arresto del presidente del consorzio Cospalat FVG da parte dei Nuclei antisofisticazioni e sanità dei carabinieri di Udine.
Borg ha assicurato che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) monitora “la presenza di contaminanti, tra cui le aflatossine, nei mangimi e negli alimenti all’interno dell’Ue” e che “la Commissione non è a conoscenza di altri casi analoghi di contaminazione in altri stati membri”. E ha ricordato che “l’efficace applicazione della legislazione unionale in materia di sicurezza alimentarepreviene il verificarsi di simili casi di contaminazione”. Il che, secondo Zanoni, “getta ancora più insicurezza sulla situazione italiana, dove evidentemente la relativa normativa europea non è stata applicata a dovere”.
Da qui la sollecitazione dell’eurodeputato alle autorità italiane ad applicare “le norme europee alla lettera per evitare che proprio quel latte prodotto vicino alle nostre case e commercializzato come genuino e salutare diventi potenzialmente pericoloso per noi e i nostri figli”.
13 novembre 2013