Con i voti contrari dei rappresentanti del PD e della Lista Moretti e con l’astensione di quelli del Movimento 5 Stelle, la Commissione Caccia, presieduta da Sergio Berlato (FdI-AN-Movimento per la Cultura rurale) ha approvato la proroga di un anno alla validità del Piano faunistico venatorio 2007/2012.
Come ha spiegato l’assessore Giuseppe Pan, il nuovo Piano faunistico venatorio regionale, adottato dalla Giunta nell’agosto 2014, non è stato approvato dal Consiglio regionale entro il termine della passata legislatura, per cui si rende necessario prorogare quello ormai scaduto per garantire la continuità dell’assetto faunistico venatorio esistente.
Andrea Zanoni, Francesca Zottis e Graziano Azzalin, assieme a Franco Ferrari e Cristina Guarda (LM): “La proroga del piano faunistico venatorio è un atto irresponsabile”
“L’approvazione nella III Commissione della proroga del piano faunistico venatorio è un atto di irresponsabilità: provvedimento vecchio e inefficace” presa di posizione inequivocabile dei consiglieri regionali del PD, Andrea Zanoni, Francesca Zottis e Graziano Azzalin, assieme a Franco Ferrari e Cristina Guarda (LM). “Si tratta dell’ennesima proroga al Piano Faunistico Venatorio, che è scaduto ben cinque anni fa e che nasce da uno studio e da monitoraggi del territorio risalenti addirittura al 2005. Concedere ulteriore validità ad un provvedimento che fotografa uno scenario non più attuale e che non tiene conto dei cambiamenti intervenuti nel frattempo, dal consumo del suolo alle variazioni del numero dei cacciatori e delle popolazioni faunistiche, è un atto di irresponsabilità”. Gli esponenti del Pd e Lm sottolineano che “A quanto pare la maggioranza è determinata nel permanere nell’errore, continuando a ricevere gli ammonimenti dall’Unione Europea e attendendo che il Governo, come buon padre di famiglia, intervenga per raddrizzare gli strafalcioni del Piano. La Giunta, da parte sua, doveva assumersi il compito improrogabile di dar vita ad un nuovo Piano, aggiornato e coerente con la situazione ambientale, faunistica e venatoria attuale. Il materiale di analisi, studio e monitoraggio per fare questo è peraltro già pronto e la sua inutilizzazione non solo va ad allargare una lacuna normativa ma rischia di diventare un caso di spreco di denaro pubblico”. “La commissione – evidenziano i consiglieri in conclusione – ha inoltre respinto la nostra proposta di inserire nella proroga almeno la finestra temporale di 30 giorni, utile ai possessori e ai conduttori di terreni che ne avessero il diritto, per chiedere il divieto di caccia così come sancito dalle norme statali e regionali. E anche i cacciatori meriterebbero un interessamento vero da parte della maggioranza: non quello sbandierato negli ultimi anni con banali progetti di legge o titoli di giornale, senza capacità progettuale e senso di responsabilità per definire un Piano serio. Per questi motivi abbiamo votato contro questa proroga”.
28 gennaio 2015