Prende il via l’iter burocratico del centro equestre, la grande area sportiva di 230 mila metri dedicata al mondo dell’ippica che dovrebbe sorgere tra via Palazzina, via Monte Carega e via Latason.
Il “la” è stato dato da una recente delibera di giunta in cui, l’Amministrazione Vezzaro, ha deciso di non inserire la struttura nel Piano degli Interventi preferendo seguire un iter diverso. L’opera, per la quale verrà investita una cifra che si aggira tra i 25 e i 30 milioni di euro, verrà infatti sottoposta al vaglio di Regione, Provincia ed altri enti per valutarne l’interesse non solo per il Comune, ma addirittura per tutto il Veneto. «In questo modo ci sentiamo anche noi più tutelati poichè il risultato finale sarà condiviso da più enti locali. Se il progetto dovesse risultare adeguato, questo procedimento, normato dall’articolo 32 della legge regionale 35 del 2001 che tratta di programmi strategici d’attrattiva regionale, valorizzerà il prodotto finale dandogli ampio respiro», spiega il primo cittadino Marcello Vezzaro. Ora sarà il governo veneto ad analizzare se effettivamente il centro ippico potrà avere rilievo al di fuori dei confini di Caldogno. «Il tutto non è unicamente una piattaforma sportiva per eventi equestri di alto livello, – continua – ma anche uno spazio da dedicare a fiere e mercatini, sia all’aria aperta che al coperto. Inoltre potrebbe far parte delle ippovie, percorsi per gli amanti del trotto che la Regione vorrebbe realizzare in futuro». Secondo Vezzaro a settembre si saprà già l’esito del primo esame al quale, in caso di via libera, ne seguirà uno più dettagliato. «Toccherà poi ai vari enti dire la loro, riuniti in conferenza, per ottimizzare il progetto da vari punti di vista, dalla tutela per l’ambiente alla viabilità», aggiunge. «Penso che per la fine di quest’anno si concluderà l’iter burocratico. Già nel 2014 potrebbero partire i lavori di costruzione». La struttura voluta dal patron dell’Askoll Elio Marioni, garantirà anche delle consistenti entrate nelle casse comunali valutate tra i 700 mila e il milione di euro. Inoltre verranno svolte opere, soprattutto inerenti l’ambito urbanistico, per quasi un milione e mezzo di euro. «Ciò che veramente ci interessa è però l’opportunità di crescita per il paese che questo progetto ci offre, – conclude – uno sviluppo sia sportivo che economico. Sarà possibile organizzare mostre e fiere, valorizzando il turismo e i prodotti enogastronomici locali».
Il Giornale di Vicenza – 23 agosto 2013