La leader della Cgil avverte: “Senza risposte dall’esecutivo sarà necessario lo sciopero generale. Spero con Cisl e Uil”. “La Fornerò? Mi pare che parli di lavoro senza sapere cos’è”. L’intervista integrale su Repubblica oggi in edicola
ROMA – La prima cosa da fare – dice, in questa intervista, Susanna Camusso, segretario generale della Cgil – è detassare le prossime tredicesime di lavoratori e pensionati utilizzando le risorse recuperate dalla lotta all’evasione fiscale. Serve innanzitutto un segnale di discontinuità, per dare un po’ di soldi ai lavoratori e per rilanciare i consumi. E si può realizzare detassando le tredicesime fino a 150 mila euro di reddito”.
Quanto ha stimato che costerà un’operazione di questo genere? E con quali risorse potrà essere coperta?
“I costi dipenderanno da come si interverrà. Per la copertura si potranno utilizzare i proventi della lotta all’evasione fiscale perché sarebbe una misura congiunturale e non strutturale. Bisogna cercare Dove ci sono i patrimoni, dove c’è la corruzione, dove c’è il sommerso, oppure nelle transazioni finanziarie. Basta volerlo e le risorse si possono trovare”.
Poi la leader della Cgil avverte: “Non vorrei che si riaprisse una stagione nella quale si moltiplicano gli annunci per poi finire inesorabilmente con la fatidica frase: non ci sono le risorse. È per questo che sono un po’ preoccupata quando sento ministri che sollecitano, invitano, suggeriscono alle parti sociali cosa fare anziché dire loro cosa intendono fare. Mi pare, come sempre, un rovesciamento dei problemi”.
Il ministro Fornero ha detto che bisogna pensare a una decontribuzione per le imprese che abbiamo il record di utilizzo della manodopera. Lei è d’accordo?
“Non capisco di cosa parli il ministro. Mi pare che si parli di lavoro senza sapere cos’è. Non è intensificando lo sfruttamento che si risolvono i problemi. Basta guardare quello che accade alla Fiat”.
Dalla Cgil non sembra arrivare alcuna apertura al governo. Vi preparate allo sciopero generale?
“Il 28 settembre ci sarà quello dei lavoratori pubblici indetto da noi e dalla Uil. Senza risposte sarà necessario. E speriamo che sia di Cgil, Cisl e Uil”.
3 settembre – Repubblica