L’associazione animalista interviene sull’ordinanza di una cittadina bergamasca che regolamenta «il rapporto tra la popolazione umana e le specie canine domestiche».«Stabilire che un cane di taglia grande possa essere portato a spasso soltanto da un conduttore XXL è un’assurdità bella e buona».
Così l’Ente nazionale protezione animali interviene sull’ordinanza di Rota Imagna, nella Bergamasca, che entrerà in vigore il 1/o giugno e che regolamenta appunto «il rapporto tra la popolazione umana e le specie canine domestiche». Evidenza l’Enpa: «Sarebbe interessante capire quali criteri oggettivi vengono chiamati in causa per stabilire la proporzionalità tra la corporatura del conduttore e quella dell’animale. Il segretario comunale che ha firmato l’ordinanza ha forse previsto una pesa pubblica prima della “passeggiata”? Ha forse dato incarico a qualche ufficio comunale di prendere, ed eventualmente censire, le misure dei cittadini a due e a quattro zampe?». «Al di là dell’ironia – aggiunge l’Ente -, il comma evidenzia da parte di chi deve applicare la legge una preoccupante ignoranza in materia di animali d’affezione. Le autorità di Rota Imagna dovrebbero infatti sapere che il comportamento dei cani non ha nulla a che vedere né con la razza né con la taglia, ma dipende esclusivamente dal modo in cui vengono educati, che si tratti di un alano, di un bassotto o di un cocker».
La Stampa – 15 maggio 2013