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Carne cavallo. Proposte Finlandia e Germania: diamo poveri prodotti scartati

La ditta Pouttu in Finlandia e le 5 tonnellate ritirate: «La carne è comunque controllata, è stato un errore di etichettatura». Ma in anche in Germania il ministro tedesco per lo Sviluppo, Dirk Niebel, ha proposto di evitare gli sprechi e redistribuire ai poveri i prodotti che contengono carne di cavallo, e non solo bovino come indicato dall’etichetta, ritirati dalla vendita

Una società agroalimentare finlandese, la Pouttu, si è trovata suo malgrado coinvolta nello scandalo delle carni di manzo male etichettate e contenenti tracce di cavallo. Così, dopo aver annunciato giovedì il ritiro dei prodotti al kebab «perché l’etichetta si discosta dal reale contenuto del prodotto», l’amministratore delegato della società, Pekka Kosonen, ha chiesto alle autorità sanitarie un permesso speciale.

CARNE CONTROLLATA – L’intenzione di Pouttu, che ha a disposizione cinque tonnellate di piatti di kebab precotto, è quella di donare il prodotto ritirato dai supermercati alle associazioni caritatevoli. «Abbiamo recepito il suggerimento degli internauti – ha spiegato Kosonen – Tra loro si chiedevano quale sarebbe stato l’impatto sull’ambiente dell’incenerimento di tonnellate di carne e imballaggi. Abbiamo pensato che fosse un’idea bella e giusta, e se le autorità ci daranno il via siamo pronti alla donazione». Kosonen ha anche aggiunto che l’azienda produce piatti a base di cavallo, proveniente da fornitori selezionati in Brasile e Canada, e che pertanto si è trattato solo di un errore di etichettatura. Corriere.it – 23 febbraio 2013

Carne equina, ministro tedesco Niebel: diamo i prodotti scartati ai poveri

Il ministro tedesco per lo Sviluppo, Dirk Niebel, ha proposto di evitare gli sprechi e redistribuire ai poveri i prodotti che contengono carne di cavallo, e non solo bovino come indicato dall’etichetta, ritirati dalla vendita.

«Più di 800 milioni di persone muoiono di fame nel mondo. E purtroppo in Germania, c’è anche gente che ha difficoltà finanziarie, anche per mangiare. Ritengo che non si possa, anche qui in Germania, buttare della roba buona», ha affermato Niebel. È la prima volta che un ministro tedesco si esprime in questo modo e segue di poco l’esempio di un deputato conservatore tedesco, Hartwig Fischer, che, per convincere i più bisognosi, si è fatto fotografare sul popolare tabloid mentre mangiava le lasagne dello scandalo. «È buono. Non sento la differenza con le altre lasagne», ha spiegato alla Bild.

Per la ministra degli Affari sociali tedesca, Ursula von der Leyen, si tratta di un dibattito “assurdo”: «Che siano ricchi o poveri, chiunque vuole sapere cosa mangia. Ciò deve essere senza difetti», ha affermato. Il Sole 24 Ore – 23 febbraio 2013

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