La carne di pollo cruda, anche se sigillata in contenitori di plastica, può contaminare oggetti o persone. Uno studio condotto dalla Kansas State University, per conto del Dipartimento dell’agricoltura statunitense, indica che quando si compra al supermercato carne di pollo o di tacchino cruda, anche se sigillata in contenitori di plastica, si rischia di contaminare altri oggetti e prodotti che si mettono nel carrello, nonché oggetti personali e i propri figli, a causa dei liquidi di scolo delle carni, che spesso contengono agenti patogeni, come la Salmonella e il Campylobacter.
Come riferisce Food Safety News, gli autori dello studio hanno seguito i comportamenti di cento persone nei supermercati di tre città americane, rilevando col tampone tracce di proteine della carne, che possono trasportare agenti patogeni, sulle mani di chi aveva maneggiato confezioni di carne di pollame.
Poche persone (20%) utilizzano i sacchetti di plastica appositi messi a disposizione per la carne cruda dall’85% dei negozi e anche i prodotti igienizzanti per le mani, dove ci sono, sono poco usati. I clienti che hanno partecipato alla ricerca sapevano di far parte di uno studio di carattere commerciale, di cui non conoscevano, però, l’oggetto.
Dopo aver maneggiato il pollame, i primi tre oggetti che sono stati toccati dai consumatori sono stati il carrello (85%), tessuti (49%), altre carni o pollame (33%), prodotti refrigerati (31%), oggetti personali o un bambino (31%), surgelati (16%), prodotti freschi (9%).
Beniamino Bonardi – Il Fatto alimentare – 29 agosto 2014