Il 19 ottobre il Consiglio ha autorizzato la Commissione ad avviare negoziati in merito a un accordo con gli Stati Uniti sulle importazioni di carni bovine di alta qualità provenienti da animali non trattati con alcuni ormoni di crescita.
Il Consiglio ha inoltre adottato un mandato negoziale che riesaminerà il funzionamento degli attuali contingenti per le importazioni di carni bovine provenienti da animali non trattati con ormoni nell’UE. Le importazioni di carni bovine provenienti da animali non trattati con ormoni non fanno parte delle discussioni più ampie sul miglioramento delle relazioni commerciali UE-USA avviate in seguito all’incontro del 25 luglio tra il presidente Trump e il presidente Juncker. Tuttavia, una soluzione reciprocamente vantaggiosa alla controversia di lunga data che ci oppone agli USA sulle carni bovine costituirebbe un importante passo avanti verso il miglioramento della nostra cooperazione commerciale.
“È chiaro che qualsiasi soluzione deve rispettare gli elevati parametri UE di qualità e sicurezza alimentare. Come altri Stati membri, siamo fieri dell’elevata qualità dei nostri prodotti e del lavoro del settore agricolo.”
Margarete Schrambök, ministra federale austriaca del digitale e dell’economia e presidente del Consiglio
I negoziati avranno lo scopo di dirimere un’annosa controversia in sede di OMC. Non intendono condizionare in alcun modo il divieto UE relativo alle carni bovine provenienti da animali trattati con ormoni in quanto tale. Il divieto resta. L’UE e gli Stati Uniti hanno concordato una soluzione provvisoria nel 2009, poi riveduta nel 2014, che accorda un contingente tariffario di 45 000 tonnellate per le importazioni di carni bovine provenienti da animali non trattati con ormoni. In linea con le norme dell’OMC, tale contingente tariffario è accessibile anche agli esportatori di altri paesi membri dell’OMC. Il riesame delle disposizioni in vigore era stato chiesto nel 2016 dalla precedente amministrazione statunitense e le due parti avevano esplorato le soluzioni possibili.
I negoziati mirano a trovare una soluzione reciprocamente soddisfacente, in linea con le norme dell’OMC. La Commissione non è autorizzata a negoziare un aumento del contingente tariffario attuale, ma può discutere l’assegnazione di un contingente specifico nazionale nell’ambito del contingente totale. Potrebbero essere necessari negoziati con altri paesi fornitori per garantire che l’assegnazione di un contingente specifico nazionale con gli USA rispetti i diritti esistenti di tali paesi nel quadro degli accordi OMC/GATT.
RUMINANTIA
Fonte: Consiglio europeo