L’Italia è di principali paesi membri per quanto riguarda la macellazione degli equidi (circa 56mila ogni anno). Il gruppo di audit dell’Fvo ha visitato nel giugno scorso stabilimenti di macellazione, sezionamento e trasformazione, nonché l’allevamento più importante e di due centri di raccolta, nelle regioni più attive d’Italia (Puglia, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Veneto). L’ispezione sui controlli ufficiali riguardava la macellazione e la trasformazione delle carni fresche, in particolare quelle equine. Il report pubblicato in questi giorni da Fvo rileva che le autorità competenti solitamente dispongono di strutture, competenze, personale qualificato e procedure adeguate anche nelle sedi produttive.
In due regioni, Lombardia e Veneto, è stato predisposto un sistema ispettivo in base alla valutazione del rischio. Nella regione Puglia i controlli ufficiali non sono risultati né regolari, né programmati. Le autorità competenti di questa realtà giustificano la mancanza di pianificazione con la carenza di personale.
Il Rapporto si sofferma sui sistemi informativi e sulle banche dati rimarcando lo scarso collegamento fra la banca dati centralizzata (anagrafe) che registra i dati identificavi degli equidi e il data base che raccoglie i dati sulle macellazioni: il passaggio dei dati risulta ancora incompleto con distorsioni informative. I dati base quindi, secondo Fvo, “non sono al momento affidabili”. Un giudizio di inaffidabilità che il Mipaaf ha chiesto di modificare a settembre del 2012, ma che è stato mantenuto nella stesura finale del Report. il Ministero della Salute, per parte sua, si è impegnato nei confronti dell’Fvo a emanare «specifiche ed opportune indicazioni in modo che il sistema informativo (Bdn) non permetterà più la registrazione delle informazioni relative ad equidi macellati ma che siano stati dichiarati non da produzione di alimenti».
Il Rapporto sottolinea come la maggior parte dei cavalli macellati provenga da altri Stati membri. La loro identificazione è stata, in generale, soddisfacente. Numerose carenze sono state rilevate però nei passaporti. Per quanto riguarda i laboratori per la ricerca delle trichinelle, gli ispettori dell’Fvo annotano criticità per quanto riguarda le carni equine.
Osservazioni del ministero delle Politiche agricole
Risposta del ministero della Salute
c.fo. – 8 gennaio 2013 – riproduzione riservata