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Case di riposo. Blitz dei Nas in 100 strutture in tutt’Italia: farmaci scaduti e irregolarità alimenti

Verifiche su strutture in tutto il Paese: accertate 10 violazioni penali e 28 amministrative. Sequestrate 17 confezioni di farmaci scaduti. Denunce a Catania e Potenza per abbandono di incapaci e truffa aggravata.

Controlli a tappeto sono stati eseguiti nella notte da parte dei Carabinieri del Nas in 100 case di riposo di tutta Italia: la task-force istituita dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha controllato 31 strutture ricettive per anziani e disabili al Nord, 30 al Centro e 39 al Sud. Nel corso dell’operazione, i militari dell’Arma hanno deferito 7 persone all’Autorità giudiziaria e 19 a quella sanitaria. Eseguito il sequestrato preventivo di una struttura ricettiva per un valore di circa 400mila euro. Sono state accertate 10 violazioni penali e 28 amministrative e sequestrate 17 confezioni di farmaci scaduti.

Nel corso del servizio a Catania, è stata accertata la presenza di una comunità alloggio per anziani (privata-non convenzionata) che ospitava 12 persone (3 delle quali in sovrannumero rispetto alle 9 autorizzate), di età compresa fra i 75 e i 102 anni, prevalentemente non autosufficienti (circa il 50%). Nell’ambito dell’ispezione i carabinieri del Nas hanno rilevato la mancanza di personale qualificato per l’assistenza sanitaria e sociale, il mancato rispetto dei requisiti strutturali organizzativi (impianti sanitari non conformi all’uso dei disabili, mancato abbattimento delle barriere architettoniche, assenza di climatizzatori nelle stanze e finestre prive di zanzariere) e che la somministrazione dei farmaci avveniva tramite bicchieri di plastica nominativi logori e insudiciati, impilati uno sull’altro e contenenti le compresse sfuse da somministrare.

Il titolare della Comunità è stato denunciato all’autorità giudiziaria, tra l’altro, per abbandono di persone incapaci, ai sensi dell’articolo 591 del codice penale che prevede una pena massima di 5 anni di reclusione.

Il Nas di Potenza, nel territorio di competenza, ha denunciato l’amministratrice di una casa di riposo per anziani, ai sensi dell’articolo 591 del codice penale, per abbandono di persone incapaci, e dell’articolo 640 bis (truffa aggravata) poichè detenevano alimenti riportanti la dicitura Aiuto Comunitario o Ue e quindi non commerciabili (le 415 confezioni, di circa mezza tonnellata, tra latte, pasta, riso e conserve vegetali sono state sequestrate).

Quotidiano sanita – 6  agosto 2013

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