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Sanità, così il giudice decide i compensi. In Gazzetta il decreto con i parametri per veterinari, farmacisti, psicologi, infermieri, ostetriche e radiologi
Una bussola per i giudici chiamati a decidere sul giusto compenso per veterinari, farmacisti, psicologi, infermieri, ostetriche e tecnici sanitari di radiologia medica. I compensi professionali determinati dai tribunali – chiamati a intervenire in caso di contenzioso tra le parti – a una serie di professioni sanitarie da oggi dovranno perciò seguire i parametri indicati dal decreto legge 165/2016 pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale 201.
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Pa, doppia verifica sugli incarichi. Le istruzioni dell’Anac sui controlli relativi a inconferibilità e incompatibilità
Sulle incompatibilità e le inconferibilità previste dai decreti attuativi della legge Severino si applica una doppia vigilanza. La responsabilità di accertare che l’incarico sia conferito senza violare le norme che provano a prevenire i conflitti d’interesse tocca al responsabile anticorruzione dell’ente. L’Autorità nazionale guidata da Raffaele Cantone mette in campo però un “secondo livello” di controllo, per garantire che il responsabile anticorruzione sia fedele alla legge ma anche per tutelarne l’indipendenza nei confronti dei vertici amministrativi del suo ente: tema, quest’ultimo, particolarmente delicato, perché il responsabile anticorruzione si trova a dover decidere sulla legittimità di incarichi decisi dagli organi politici o da dirigenti apicali, e a far scattare sanzioni a loro carico. A fissare le istruzioni per le verifiche è la stessa Anac, nella determinazione 833/2016. L’obiettivo è un’applicazione il più possibile sicura delle regole scritte nel decreto legislativo 39 del 2013.
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Ok al Piano nazionale anticorruzione 2016. Misure per Ordini. Nel mirino nomine e rotazione del personale del Ssn
Il Piano approvato dall’Anac indica una serie di misure finalizzate a preservare il Ssn dal rischio di eventi corruttivi e per innalzare il livello globale di integrità, di competenza e di produttività del sistema. Anche gli Ordini sono tenuti a ossevare la disciplina in materia di trasparenza e prevenzione. “Le misure indicate costituiscono possibili soluzioni organizzative per preservare il Servizio Sanitario Nazionale dal rischio di eventi corruttivi e per innalzare il livello globale di integrità, di competenza e di produttività del sistema sanitario nazionale a partire dall’aumento dell’efficacia e dell’efficienza delle singole unità operative in cui si articola”. Così si apre il capitolo che il nuovo Piano nazionale anticorruzione 2016, approvato dall’Anac, dedica al settore sanità. Per raggiungere questi obiettivi si richiede però “un forte investimento formativo, soprattutto sugli RPCT (responsabili della prevenzione della corruzione) e, a cascata, su tutti coloro che intervengono nei processi di costruzione ed attuazione delle azioni dei PTCP (i piani anticorruzione)”. Il testo
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Specializzazioni dei medici veterinari. Il Sivemp: dal Senato un passo avanti e due indietro. Limbo inaccettabile
Il Senato ha approvato il decreto scuola che toglie il blocco delle scuole di specializzazione non mediche andando in deroga a quanto previsto dalla legge 401/2000 ma lasciando i medici veterinari in un limbo inaccettabile. E’ quanto si legge in un comunicato del Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica. “I medici veterinari sono ancora una volta stati trattati come figli di un dio minore. Con la deroga approvata dal Senato è stata confermata una nuova penalizzazione, proprio nel momento in cui ci si aspettava che il Governo portasse a compimento l’equiparazione delle scuole di specializzazione di tutta le professioni del Ssn. Occorre ancora sottolineare che i medici veterinari sono assunti, inquadrati e regolamentati nel loro incarico pubblico nel Ssn esattamente come i medici chirurghi? Oppure ribadire e che il Contratto Collettivo Nazionale cui i medici veterinari sono soggetti è lo stesso dei chirurghi ed è definito “della dirigenza medica e veterinaria”, come altrettanto unico è l’Accordo Collettivo Nazionale per la “medicina specialistica ambulatoriale”?
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Grasselli: «Serve programmazione e intervento sull’accesso alla formazione. In dieci anni il 30% dei medici in pensione»
“Si comincia a vedere qualche frutto e iniziamo a confrontarci con i ministeri della Salute, dell’Università e con le Regioni in maniera concreta su un punto fondamentale. Senza una programmazione nel Sistema sanitario nazionale si arriverà ad una ‘guerra tra poveri’, perché i medici si contenderanno le scuole di specializzazione, i posti non saranno coperti perché mancheranno gli specialisti e così il sistema potrebbe crollare. Ma ora, finalmente, tutti sono consapevoli che senza programmazione non si va da nessuna parte e che si fa un danno ai cittadini. Serve quindi un intervento radicale sulla questione dell’accesso alla formazione, un argomento cruciale di questa stagione in cui la ‘gobba’ demografica della categoria dei medici, dei veterinari e degli altri sanitari è al suo massimo, cioè è in procinto di pensionamento un 30% nei prossimi dieci anni di tutti i medici e veterinari di questo Paese. Per questo è necessario pensare al reintegro immediato”.
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Contratti veterinari convenzionati, Acn applicato al Sud ma poco al Nord. Ecco i dati
I veterinari convenzionati nelle Asl continuano ad essere inquadrati con una variegata tipologia di contratti. Il monitoraggio sull’applicazione dell’Accordo collettivo nazionale della medicina specialistica presentato da un gruppo di colleghi del coordinamento nazionale convenzionati e precari del SIVeMP, nel convegno di Roma del 29 aprile scorso, evidenzia rimarcate difformità a livello nazionale. In Italia oggi il 76,64% dei veterinari convenzionati ha contratti Acn, mentre il 23,36% ha contratti atipici. Ma al di là della percentuale complessiva, è la distribuzione di queste diverse tipologie contrattuali sul territorio ad essere indicativa.
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