D’accordo con il presidente della Regione Luca Zaia anche gli animalisti dell’Enpa di Treviso, della Lac, della Lav, e gli ambientalisti di Mountain Wilderness e dell’Ecoistituto. Tutti ad applaudire il divieto della caccia al cervo in foresta, tutti d’accordo anche sul metodo suggerito da Zaia, la sterilizzazione chimica delle cerve.
Come avevano minacciato, ieri non si sono presentati al raduno dei Trevisani i primi cittadini di Tambre e di Farra d’Alpago: per protesta contro Zaia, loro infatti vogliono il piano di abbattimento. Si è materializzato Giacomo De Luca, sindaco di Fregona, ma per onorare la memoria di Mario De Luca, presidente Atm di Fregona. De Lica, però, non ha voluto firmare la richiesta presentatagli da Adrianno de Stefano, presidente dell’Enpa di Treviso, di sostegno a Zaia su questo punto. «Noi, sindaci, non condividiamo le sue tesi». Tesi che il governatore ha poi spiegato al gruppo di manifestanti per conto delle associazioni animaliste, in un colloquio molto sereno, in cui De Stefano lo ha ringraziato per l’impegno contro la caccia in foresta. Per la verità gli ha pure sollecitato una firma come sottoscrizione di questo impegno. «Basta la mia parola», ha risposto Zaia, «Mi conoscete, la parola data io la mantengo». Davanti agli esponenti del mondo animalista, che portavano cartelli in difesa dei cervi, Zaia ha ribadito il suo impegno a non firmare alcuna delibera che dia il via alla caccia nel demanio forestale e si è anche impegnato a comunicare quanto prima l’esatto numero di cervi in Cansiglio. «A me risulta che siano fra i 4 mila ed i 4 mila e 500. Voi asserite che sono molti di meno. M’informerò». In ogni caso, sia Zaia che gli animalisti concordano sull’opportunità di una riduzione delle presenze in foresta, ma per via indolore, come potrebbe essere una campagna di sterilizzazione per alcuni cicli riproduttivi. Giancarlo Gazzola di Mountain Wilderness e Michele Boato dell’Ecoistituto hanno detto: «Riconosciamo a Zaia di aver finalmente preso atto che ciò che succede in Cansiglio ha sempre un’eco vastissima».