A pochi giorni dalla richiesta di pignoramento dei beni della Regione depositata dai legali di una famiglia vicentina vittima nel 1994 di un grave caso di malasanità, Palazzo Balbi ha saldato il maxirisarcimento di 3.254.051 euro cui era stato condannato dal Tribunale di Venezia lo scorso 3 dicembre 2012.
La vicenda riguarda un parto cesareo eseguito con due giorni di ritardo (come ha stabilito il perito del Tribunale) all’ospedale di Schio, che 19 anni fa ha causato una grave ipossia (carenza di ossigeno) al neonato. Il bambino ha riportato danni gravissimi e oggi risulta affetto da una tetraparesi spastica, perciò necessita di assistenza 24 ore su 24. Lo scorso 2 luglio, il governatore Luca Zaia aveva disposto un’indagine interna e si era impegnato a «rispettare le sentenze della magistratura e a pagare i ricorrenti qualora siano accertate effettive responsabilità della Regione». Promessa mantenuta. «Il pagamento — dice Roberto Simioni, presidente di «Obiettivo Risarcimento», associazione che ha assitito la famiglia — servirà a garantire un futuro di cure al ragazzo».
Corriere Veneto – 20 luglio 2013