È una malattia virale per la quale non esistono vaccino né cura e viene trasmessa dalle stesse zanzare che contagiano il dengue. Si estende l’allarme nei Paesi dell’America Centrale e dei Caraibi per la diffusione dellachikungunya, una malattia virale per la quale non esistono vaccino né cure, trasmessa dalle stesse zanzare che contagiano il dengue e che in pochi mesi si è esteso nella regione, con oltre 4.800 casi confermati e oltre 160mila casi sospetti.
Secondo cifre ufficiali dell’Agenzia di Sanità Pubblica dei Caraibi (Carpha), le due regioni più colpite finora sono le isole francesi di Martinica, con 1.515 casi confermati e Guadalupa, con 1.328 casi confermati, ma gli esperti segnalano che in realtà almeno 20mila altre persone potrebbero essere state contagiate solo in questi territori. La situazione è preoccupante anche sull’isola di Hispaniola, giacché anche se i casi confermati ufficialmente sono ancora molto pochi – 18 nella Repubblica Dominicana e 14 ad Haiti – in realtà sarebbero almeno 77mila nel primo Paese e 11 mila nel secondo.
Infezioni importate
La chikungunya si sta diffondendo anche a causa delle infezioni importate da persone che hanno visitato le zone di contagio: 80 solo negli Stati Uniti – sopratutto in Florida -, 7 in Brasile, 6 a Cuba, e 2 in Venezuela, Panama e Cile. In Italia ci sono stati tre casi di chikungunya (non gravi e immediatamente isolati): a Rimini (un 68enne rientrato dal Sudamerica), Empoli (una persona rientrata dalla Repubblica Dominicana) e a Rubiera, nel Reggiano (un 62enne anch’egli rientrato dalla Repubblica Dominicana). La malattia non si trasmette direttamente da uomo a uomo, ma solo attraverso la puntura di una zanzara infetta.
Corriere.it – 20 giugno 2014