Sit-in di clown e acrobati a piazza Montecitorio per la presenza degli animali nel circo «Perché un cavallo non può stare in un circo mentre milioni di cani e di gatti vivono all’interno di appartamenti?»
Acrobati, giocolieri, clown e musici scendono in piazza per una nuova manifestazione a Montecitorio. La critica si muove contro le decisioni prese da alcuni sindaci che hanno proibito l’uso di animali nei circhi.
Dopo la manifestazione i partecipanti, insieme ai testimonial delle famiglie del circo italiano Liana Orfei, Livio Togni e Elio Casartelli si sono riuniti per una conferenza stampa che ha coinvolto, tra gli altri, anche il Cardinal Gianfranco Ravasi, il senatore Carlo Giovanardi, Vittorio Sgarbi e Alessandro Merluzzi.
In particolare Giovanardi ha commentato i recenti provvedimenti additando come estremisti i movimenti che hanno visto come protagonisti i gruppi animalisti che si sono mossi contro i circhi negli ultimi periodi. «Il circo purtroppo si deve oggi confrontare» con un «estremismo animalista che chiama in causa la democrazia e la libertà nel nostro paese» ha dichiarato il politico. Ed ancora «Perché un cavallo non può stare in un circo mentre milioni di cani e di gatti vivono all’interno di appartamenti?».
Sulla medesima linea anche Sgarbi, secondo cui «Il circo è luogo di cultura, civiltà bellezza, armonia e merita di essere difeso» e riferendosi esplicitamente all’onorevole Michela Brambilla specifica«Berlusconi apprezza il circo e dunque le parlamentari nominate dovrebbero quantomeno fare riferimento al loro leader anche su questa materia».
Anche il Cardinal Ravasi ha avvallato la critica ai provvedimenti contro i circhi equestri definendo “paradisiaco” il rapporto fra uomo ed animale all’interno del circo. Sostenendo inoltre che debba essere il Parlamento ad «affrontare l’argomento e decidere se in Italia i circhi equestri devono chiudere».
Infine si esprime anche Meluzzi, «quanto sta accadendo in alcune città ai danni dei circhi ha i contorni del paradosso, ma è l’occasione per interrogarsi finalmente sull’animalismo, una interpretazione del mondo che sembra una filosofia innocua e pacifista, mentre esprime una estrema violenza sull’umano».
Non resta che attendere le reazioni e gli eventuali provvedimenti parlamentari, se mai i politici decidessero di seguire l’indicazione del Cardinal Ravasi.
La Stampa – 22 ottobre 2012