Via libera della commissione agricoltura all’accordo informale raggiunto fra Europarlamento, Consiglio e Commissione Ue sulle malattie animali trasmissibili. Il provvedimento (approvato con 41 voti a favore, uno contrario e due astensioni), aggiorna la vecchia normativa allo scopo di prevenire nuove epidemie di malattie animali trasmissibili, come l’influenza aviaria o la lingua blu.
“Questo accordo è un grosso passo avanti per la comunità agricola” commenta la relatrice svedese, Marit Paulsen (Alde). “Il risultato più importante – spiega Paulsen – è che la nuova legge stabilirà per la prima volta un collegamento chiaro fra benessere animale, salute animale e salute pubblica”, oltre a rappresentare “un progresso in materia di resistenza antimicrobica per animali, esseri umani e ambiente”. I risultati del voto in commissione agricoltura saranno comunicati in una lettera alla presidenza di turno lettone, per avviare la procedura di approvazione formale dello stesso testo da parte del Consiglio Ue. A quel punto il provvedimento passerà ancora al vaglio della commissione agricoltura dell’Europarlamento, prima di essere sottoposto alla plenaria del Parlamento europeo, probabilmente il prossimo autunno.
Le nuove regole, in linea con la posizione di lungo termine del Parlamento, pongono maggiormente l’accento sulla prevenzione. Tutti gli allevatori, gli altri proprietari di animali e gli operatori saranno obbligati ad applicare i principi di buona zootecnia e un uso prudente e responsabile dei medicinali veterinari.
Per affrontare le malattie emergenti che potrebbero avere un “impatto molto significativo” sulla salute pubblica, la produzione agricola o il benessere e la salute animale, la legge autorizza la Commissione a prendere immediatamente misure urgenti. Per assicurarsi che le decisioni di prevenzione e controllo delle malattie siano efficaci i deputati, nell’elaborazione e nell’aggiornamento della lista di malattie potenzialmente pericolose, come la febbre suina africana, l’influenza aviaria o l’afta epizootica, possono coinvolgere sia il Parlamento che il Consiglio, con la consulenza di esperti e dell’Efsa. Possono inoltre coinvolgere le parti interessate, come le organizzazioni degli allevatori, le associazioni veterinarie e le organizzazioni per il benessere degli animali, per redigere e aggiornare gli stessi piani di emergenza.
Tutte le misure di controllo delle malattie dovranno prendere in considerazione il benessere degli animali e risparmiare agli animali, compresi quelli randagi, qualsiasi dolore, angoscia o sofferenza evitabili.
Le norme concordate chiariscono le responsabilità di allevatori, commercianti e professionisti del settore, compresi i veterinari e i proprietari di animali, nel garantire la buona salute dei loro animali ed evitare l’introduzione o la diffusione di malattie. Per esempio i veterinari dovrebbero essere obbligati per legge a sensibilizzare l’interazione tra salute e benessere animale e la salute umana, informando meglio i proprietari sul problema della resistenza ai trattamenti, tra cui la resistenza antimicrobica.
“Questo accordo è un grande passo avanti per la comunità agricola. Il risultato più importante è che la nuova proposta di legge, per la prima volta, stabilisce un chiaro nesso tra il benessere degli animali, la salute animale e la salute pubblica. E’ anche un grande passo nella lotta alla resistenza antimicrobica negli animali e negli esseri umani. Ogni proprietario di animali dovrà ora rispettare buoni principi di allevamento e usare gli antibiotici in modo responsabile. Infine, questa legge è un perfetto esempio di una legislazione semplice e di facile lettura, che sarà piùù comprensibile per i 25 milioni di persone coinvolte” ha dichiarato il relatore del Parlamento e capo negoziatore Marit Paulsen.
I risultati del voto in Commissione saranno indicati in una lettera del presidente della commissione Czes?aw Adam Siekierski (PPE, PL) alla Presidenza lettone. Il testo approvato dovrà quindi essere formalmente approvato dal Consiglio. Una volta che il Consiglio emetterà in prima lettura la sua posizione; il progetto di legge concordato dovrà essere approvato ancora una volta dalla Commissione per l’agricoltura, prima che possa essere messo ai voti in seconda lettura dal Parlamento europeo nel suo insieme, probabilmente nel tardo autunno.
Fonte: Ansa – 18 giugno 2015